La cosiddetta crowdsourced security può rappresentare il nuovo approccio vincente a fronte di una sicurezza aziendale sempre più in pericolo. La crescita di innovazione, infatti, aumenta pericolosamente la superficie di attacco e impone di schierare più forze in campo. Ed ecco che con la crowdsourced security, l’azienda non si lega più a singoli o gruppi di professionisti ma utilizza un’intera comunità di consulenti di alto profilo che mettono a disposizione competenze, esperienze, tecniche e strumenti.
Per comprendere appieno le potenzialità di questo nuovo paradigma, occorre visualizzare una platea composta da centinaia di esperti di cybersecurity, in cui ciascuno ascolta le necessità di una azienda-cliente, fa le proprie valutazioni e si mette al lavoro per raggiungere l’obiettivo designato. Un cambio drastico di approccio, dove, di fatto, il lavoro di un ethical hacker può essere superato o migliorato da quello di un altro, fino ad arrivare al risultato migliore per l’azienda.
Questo white paper, fornito da AppQuality, approfondisce il concetto di crowdsourced security illustrando i vantaggi di un approccio condiviso e collettivo alla sicurezza aziendale. Continuando a leggere, scoprirete:
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- come nasce e cresce la community di WhiteJar
- come si sviluppa un progetto con WhiteJar
- quali sono i principi fondanti dell’ethical hacking
- perché investire nel pentest conviene anche dal punto di vista economico
- quali sono le caratteristiche di un servizio di qualità per il penetration test
- cos’è e come funziona il bug hunting