Terza missione e terzo successo per la Virgin Orbit che lo scorso giovedì ha lanciato in orbita 7 satelliti per il programma Above the Clouds, ancora una volta con il suo LauncherOne, partito in volo dal Boeing 747 “Cosmic Girl”. Il Jumbo, condotto dal pilota militare britannico Mathew “Stanny” Stannard, si è alzato in volo dalla base Air & Space di Mojave in California e, una volta raggiunti 35mila piedi di altitudine 50 miglia a Sud delle Channel Islands, situate nell’Oceano Pacifico a 80 miglia ad Ovest di Los Angeles, il booster, lungo 21,3 metri e posizionato sull’ala sinistra, si è acceso portando il proprio carico a quota di orbita, a circa 500 km di altitudine e con un’inclinazione di 45 gradi.
Il lancio è il terzo dei 6 previsti dal programma iniziato nel 2021 ed è il primo in assoluto ad avere raggiunto tale orbita dalla Costa Occidentale del Nordamerica. I satelliti portati in orbita hanno obiettivi commerciali, governativi, internazionali e di sicurezza nazionale e, una volta operativi dovranno compiere esperimenti di comunicazione spaziale, ricerca di detriti nello spazio, navigazione e propulsione e servizi per l’agricoltura. Diversi i clienti: Spire Global, US Department of Defence Space Test Program e la polacca SatRevolution.
Virgin Orbit, come altre compagnie spaziali private, ha sposato questo metodo di lancio perché richiede un numero inferiore di strutture a terra, può potenzialmente funzionare ovunque vi sia un aeroporto e il vettore deve compiere meno manovre per raggiungere la velocità e la traiettoria ideali semplificando il lavoro degli ingegneri e tagliando il costo del carburante necessario. La Cosmic Girl e il LauncherOne possono dunque portare carichi nettamente più leggeri rispetto ai missili che partono da terra, ma possono lanciarli in minor tempo e da qualsiasi posizione con costi inferiori. Virgin Orbit punta a intensificare presto il ritmo delle proprie missioni utilizzando anche basi in Cornovaglia, Scozia e Galles. La società britannica dunque sembra aver risolto i problemi che avevano decretato il fallimento della prima missione test nel maggio 2020.
I nomi Cosmic Girl e Above the Clouds prendono ispirazione dalla musica. Il primo è ripreso dall’omonimo brano dei Jamiroquai, il secondo dalla quinta traccia dell’album Moment Of Truth di Gang Starr’s. E forse non poteva essere diversamente visto che la prima azienda di successo del fondatore di Virgin, Sir Richard Branson, è stata proprio una casa discografica. La Virgin Orbit è diventata da poco una società quotata in borsa e, per anticipare la missione di giovedì scorso, il Launcher One è stato esposto a New York nel bel mezzo di Times Square. Il miliardario britannico ha seguito il lancio proprio dalle isole Vergini con il solito entusiasmo: “Che esperienza indimenticabile vedere la squadra di Virgin Orbit completare un’altra missione nello spazio alla perfezione. Non potrei essere più orgoglioso del lavoro che stanno facendo. Mi sono teletrasportato per essere al loro fianco”.
“I nostri clienti stanno iniziando a ricevere i primi segnali dai loro satelliti che stanno entrando in orbita e per noi questo somiglia ad un successo. È emozionante per il nostro team aver incluso in questa missione sia un cliente abituale così come i nostri primi “last minute” e abbia raggiunto un’orbita che nessun altro prima aveva raggiunto dalla West Coast” ha dichiarato l’amministratore delegato di Virgin Orbit, Dan Hart. “Quello che abbiamo conseguito oggi dimostra davvero il futuro delle possibilità per i lanci spaziali, qualcosa che è di importanza fondamentale per la sicurezza nazionale” ha dichiarato il presidente Mark Baird, ex ufficiale in pensione della US Air Force. Abbiamo la capacità di lanciare da qualsiasi posto, in qualsiasi momento e senza preavviso e questo ci permette di adattare i nostri lanci a qualsiasi cliente e di essere i migliori partner per le loro missioni spaziali”.