Viasat licenzia 800 dipendenti, circa il 10% della sua forza lavoro. I tagli sono la conseguenza del piano di razionalizzazione dopo la fusione con Inmarsat. Viasat ha annunciato la riduzione del personale e ha dichiarato che sarà spalmata su tutto il gruppo.
Questi licenziamenti arrivano dopo che Viasat ha chiuso l’acquisizione di Inmarsat lo scorso maggio. Dopo i licenziamenti, Viasat continuerà a operare a livello globale e la maggior parte dei suoi dipendenti continuerà a essere dislocata negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
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Risparmi per 100 milioni
L’operatore di telecomunicazioni ha dichiarato che questa mossa consentirà di risparmiare 100 milioni di dollari di spese annuali, a partire dal 2025. Inoltre, aiuterà l’azienda a raggiungere il suo obiettivo di CapEx per l’anno fiscale 2025, compreso tra 1,4 e 1,5 miliardi di dollari. La riduzione costerà a Viasat 45 milioni di dollari, che saranno sostenuti prevalentemente nella seconda metà del 2024.
Tagli per aumentare la redditività
“I cambiamenti che annunciamo sono coerenti con i nostri obiettivi di concentrare le spese verso le nostre maggiori opportunità di crescita e di posizionare Viasat per un successo a lungo termine, espandendo al contempo i margini e la redditività”, ha detto il presidente di Viasat Guru Gowrappan: “Allo stesso tempo, la decisione di ridurre la nostra forza lavoro è molto difficile e non la prendiamo alla leggera”.
ViaSat-3: problemi tecnici
L’operatore sta inoltre affrontando problemi tecnici sul satellite di punta ViaSat-3. Nonostante i guai di ViaSat-3, l’azienda ha anticipato che non ordinerà un altro satellite e che i vertici aziendali ritengono che Viasat possa soddisfare gli impegni presi con i clienti con la sua attuale flotta e con l’acquisizione di Inmarsat.
Richiesta di risarcimento
Il mese scorso, Viasat ha confermato che sta finalizzando le richieste di risarcimento assicurativo sia per ViaSat-3 che per Inmarsat-6 F2, che ha subito un’anomalia al sottosistema di alimentazione. Viasat ha una copertura assicurativa di 420 milioni di dollari per ViaSat-3 e di 348 milioni di dollari per il satellite I6 F2. L’operatore prevede di finalizzare entrambe le richieste di risarcimento entro la fine dell’anno.