La Turchia ha lanciato nello spazio il suo primo satellite, ribattezzato Imece. Questo dispositivo di fabbricazione turca è decollato a bordo di un Falcon 9 di SpaceX, dalla base Vandenberg in California, anche se la partenza era stata rinviata due volte nei giorni scorsi per il maltempo.
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Erdogan: “Evento storico”
Questa missione ha suscitato l’esultanza del presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, che a un mese dalle elezioni definisce questo lancio come “storico” sulla via “della piena autosufficienza e indipendenza della Turchia”.
Rimane tuttavia da vedere che tipo di presa avrà sull’elettorato una conquista teconologica da parte di un Paese che rimane strozzato da un’inflazione altissima e da una crisi economica che ha assunto carattere cronico da piu’ di tre anni.
Satellite di ultima generazione
Resta comunque un evento di rilievo il lancio del satellite Imece, che permetterà ad Ankara di avere per la prima volta in orbita uno strumento di osservazione della Terra di ultima generazione.
Questo satellite consentirà di ottenere immagini ad altissima definizione da tutto il mondo, comunicazioni e trasmissione di dati in tempi brevissimi e grande manovrabilità per questa prima missione, destinata a durare 5 anni.
Cruciale per l’osservazione della Terra
Da un’altezza di 680 chilometri, il satellite, secondo quando riferito dalle autorità turche, grazie a nuove telecamere elettro-ottiche sarà utilizzato a scopi di difesa, monitoraggio delle aree terremotate e soggette a disastri naturali, oltre che di aree urbane, foreste e terreni destinati a scopi agricoli e industriali.
Satellite made in Turchia
Imece è un satellite per il telerilevamento prodotto per la maggior parte con risorse locali dall’Istituto di ricerca sulle tecnologie spaziali del Consiglio di ricerca scientifica e tecnologica di Türkiye (Tubitak).
Il capo del Power subsystem business package, Mehmet Karahan, ha affermato che il processo successivo alla separazione del satellite dal razzo è stato più importante del lancio stesso: “Quando ha lasciato il razzo, si aperto i pannelli solari e siamo rimasti molto contenti quando abbiamo visto l’avvio della produzione di energia che consente al satellire di orbitare e svolgere la sua missione”.
Il presidente: toccato il vertice della tecnologia
Dal canto suo, il presidente Erdogan ha rivendicato il fatto che il satellite sia stato interamente progettato, realizzato, assemblato, prodotto e testato dal proprio Paese, toccando così il sempre sensibile tasto dell’orgoglio nazionale dei turchi a un mese da un test elettorale che si presenta cruciali per il Paese.
“La Turchia sta raccogliendo i frutti dei propri progressi tecnologici e punta a raggiungere il vertice della tecnologia su scala globale”, ha concluso Erdogan.