I ricercatori dell’università del Surrey nel Regno Unito hanno collegato le persone attraverso una costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa gestita dalla società satellitare europea Eutelsat Group, precedentemente nota come OneWeb.
Hanno dimostrato il passaggio senza soluzione di continuità tra i dispositivi mobili a terra che utilizzano la connettività 5G e il sistema satellitare con qualità di servizio 5G. I test sono stati eseguiti nell’ambito del progetto di partenariato Esa Sunrise, sostenuto dall’Agenzia spaziale britannica.
Gli ingegneri hanno testato le videoconferenze ad alta velocità, i giochi e la semplice navigazione web senza quasi nessun ritardo o intoppo, grazie alla rete in orbita terrestre bassa di quasi 600 satelliti e al banco di prova del 6G/5G Innovation Centre dell’Università del Surrey.
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Passo avanti cruciale
Barry Evans, professore di comunicazioni satellitari presso il 6G/5G Innovation Centre dell’Università del Surrey, ha detto che “è stato entusiasmante constatare l’assenza di degrado nell’utilizzo della connessione 5G resa possibile dalla costellazione in orbita terrestre bassa. Questo è un passo avanti per aumentare l’accesso a Internet per un maggior numero di persone in tutto il mondo”.
Superare il digital divide
Rahim Tafazolli, direttore dell’Institute for Communication Systems dell’Università del Surrey, ha espresso la sua soddisfazione nel “vedere il Regno Unito assumere la leadership nella convergenza tra reti spaziali e terrestri e risolvere le sfide del divario digitale, mentre lavoriamo per una copertura ubiqua e di alta qualità dei servizi a banda larga”.
Gli ha fatto eco Massimiliano Ladovaz, chief operations officer del Gruppo Eutelsat: “Ci apprestiamo ad attivare la copertura globale entro la fine dell’anno, il nostro obiettivo principale continuerà a essere quello di espandere l’accesso alla connettività in tutto il mondo”.
La sfida dell’Esa
Dal canto suo, Javier Benedicto, direttore ad interim della connettività e delle comunicazioni sicure dell’Esa, ha dichiarato che l’Agenzia spaziale “sta contribuendo a promuovere l’innovazione nella connettività 5G nel mercato globale altamente competitivo dei satelliti per telecomunicazioni”.
Mentre Harshbir Sangha, missions and capabilities delivery director dell’Agenzia spaziale britannica, ha concluso dicendo che “questo risultato dimostra l’enorme potenziale della sua tecnologia innovativa nel potenziare la connettività e migliorare la vita delle persone, sia che si tratti di servizi a banda larga migliori in luoghi remoti, sia che si tratti della capacità di rispondere in modo più efficace alle situazioni di emergenza”.