Il primo contratto di SpaceX per Starship è con la giapponese Sky Perfect Jsat, il più grande operatore satellitare asiatico che, grazie al nuovo vettore, metterà nel 2024 in orbita geosincrona il suo Superbird-9. L’annuncio è stato dato da un formale comunicato dell’azienda di Tokyo rilanciato sui social network da Hawthorne e ovviamente da Elon Musk su Twitter.
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Gli obiettivi di Starship
Si tratta del primo contratto pubblico che SpaceX stipula per il suo nuovo grande razzo che, così come il Falcon 9, è pienamente riutilizzabile, ma ha caratteristiche nettamente superiori per dimensioni, portata e prestazioni tanto da essere pronto per viaggi verso la Luna, Marte ed altri pianeti, ma con un costo per lancio assai inferiore. L’obiettivo dichiarato è portarlo al di sotto dei 10 milioni di dollari, rispetto ai 67 milioni necessari per un lancio di un Falcon 9 in bassa orbita.
Pronto entro l’anno
Lo sviluppo di Starship sta andando avanti presso la base di Boca Chica, in Texas e all’inizio del mese lo stesso Musk, attraverso l’immancabile “cinguettio” ha voluto dare una tempistica… precisa affermando che il primo lancio orbitale “avverrà probabilmente tra uno e 12 mesi da ora”. Questo potrebbe significare in ogni caso che SpaceX ha stabilito contratti che non ha ancora rivelato, che riguardano enti pubblici governativi semplicemente che i primi impieghi riguarderanno la stessa società aerospaziale, prima di tutto per rendere ancora più serrato il programma di lanci per i satelliti della rete Starlink.
Satellite giapponese, costruzione europea
Il Superbird-9 sarà l’unico satellite geostazionario della flotta di Sky Perfect Jsat – della quale fanno parte 18 unità – andando a sostituire il Superbird-C2 costruito dalla Mitsubishi Electric e lanciato da un razzo Ariane 5 il 14 agosto 2008. Il nuovo invece è basato sulla piattaforma OneSat di Airbus, grazie ad una collaborazione firmata nel marzo del 2021 e che con un investimento di 30 miliardi di yen (circa 220 milioni di euro) prevede, oltre alla realizzazione del satellite stesso, anche i servizi associati, il supporto delle operazioni in orbita, il segmento di Terra e i sistemi per gestire la configurazione.
Flessibilità totale e digitale
Il punto forte del Superbird-9 è proprio quello di essere completamente digitale o – come si dice ora – software based e di potere cambiare in pochissimo tempo diversi parametri come la zona di irradiazione e le frequenze operative che saranno in banda Ka e, per la prima volta per un satellite di Sky Perfect Jsat, anche in banda Ku. Oltre alla diffusione audio e video, sarà capace di fornire servizi Dth (Direct to home) e connettività per mezzi sia marittimi sia aerei. Prenderà posizione a 36.000 km di altitudine a 144 gradi Est e diventerà operativo nel 2025 con una durata prevista di 15 anni.
Superbird-9 apripista per nuove collaborazioni
“Il nostro satellite Superbird-9 ha a bordo una tecnologia digitale altamente flessibile e una copertura variabile in banda Ku sui paesi dell’Asia Orientale. Crediamo fortemente che il Superbird-9 giocherà un ruolo significativo nel fornire i nostri avanzati servizi di comunicazione e sviluppare nuovi ambiti commerciali” affermò Eiichi Yonekura, presidente e ceo di Sky Perfect Jsat quando fu stabilito l’accordo con Airbus. Nella stessa occasione Jean-Marc Nasr, Head of Space Systems della società aerospaziale europea dichiarò: “Superbird-9, il settimo satellite OneSat ordinato, fornirà prestazioni avanzate e un’esperienza innovativa per i clienti di Sky Perfect JSAT. Spero che questo contratto apra la strada per collaborazioni strette in futuro”.