Un nuovo ecosistema europeo per l’osservazione della Terra. Sarà imperniato sul cloud e porterà vantaggi enormi per scienza, economia, trasporti, agricoltura, meteo e sostenibilità.
Il progetto è dell’Ue-Esa “Copernicus Data Access Service” e vede CloudFerro, il fornitore polacco di servizi cloud e operatore di Creodias con sede a Varsavia, svolgere un ruolo chiave in un consorzio di sette organizzazioni europee guidate da T-Systems, multinazionale tedesca per servizi di information technology. Insieme costruiranno un ecosistema di dati di osservazione della Terra di dimensioni senza precedenti. Il valore complessivo del contratto della durata di 6 anni, estendibile a 10 anni, è di 150 milioni di euro.
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Eccellenza digitale per Copernicus
Questo progetto Ue-Esa è un nuovo balzo avanti del programma Copernicus (parte del programma spaziale dell’Unione europea) che fornisce, con un monitoraggio sistematico su vaste aree, uno dei più grandi archivi aperti di immagini satellitari al mondo. Un passaggio successivo reso necessario dopo che la Commissione europea ha rilevato un aumento della domanda di dati di osservazione della Terra, che sono utilizzati sempre più in vari settori dell’economia. Da qui la decisione nel 2022 di procedere con un nuovo investimento. Ha affermato Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno: “Copernicus deve puntare all’eccellenza digitale. Vogliamo che i dati di Copernicus siano facilmente accessibili e utilizzabili”.
Un consorzio di società leader
Il consorzio vincitore composto da fornitori europei di servizi cloud e di osservazione della Terra costruirà il nuovo ecosistema di dati, dove saranno immediatamente disponibili sia i dati satellitari attuali che quelli storici. Il futuro dell’elaborazione e della distribuzione dei dati degli utenti europei è dunque affidato a un consorzio di aziende leader del mercato: T-Systems (leader), CloudFerro, Sinergise, Vito, Dlr, Acri-St e Rhea. I partner del consorzio lavoreranno sotto la stretta guida dell’Esa.
Un archivio dati gigantesco
CloudFerro avrà un ruolo chiave nella creazione e nel funzionamento della nuova piattaforma nel suo ambiente cloud. Il nuovo ecosistema includerà uno dei più grandi archivi pubblici di dati di osservazione della Terra al mondo, che sarà possibile scoprire, visualizzare, scaricare e analizzare e tenendo conto che questi dati sono destinati a crescere da 35 a 85 petabyte entro 6 anni.
Gli utenti beneficeranno di una serie di strumenti informatici messi a disposizione per estrarre le informazioni di cui hanno bisogno per svolgere le loro attività.
Si stima che il servizio di accesso ai dati di Copernicus sarà utilizzato da oltre 120.000 utenti attivi al mese. E si prevede che sarà pienamente operativo entro luglio 2023.