Chi sono i player italiani specializzati nell’osservazione della Terra? È la domanda alla quale risponderà la prima indagine nazionale che ha avviato l’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Asi (l’Agenzia spaziale italiana). L’obiettivo di questo studio è di creare una mappatura degli “attori” operanti nel mercato italiano di servizi earth observation (Eo).
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Una call fino al 9 ottobre per una ricognizione a 360 gradi
Per una ricognizione a 360 gradi dell’industria spaziale italiana, è stata indetta una call pubblica – che rimarrà aperta fino al 9 ottobre – rivolta alle aziende del settore downstream della space economy, le quali potranno segnalare il loro interesse a essere incluse in questa mappatura ed essere coinvolte nella ricerca dell’Osservatorio del Politecnico.
Ecco su quali imprese si focalizzerà la mappatura
Il focus riguarda tutte le aziende del settore downstream dell’osservazione della Terra e riconducibili alle seguenti figure: infrastructure providers (cioè realtà imprenditoriali che forniscono vari tipi di infrastrutture di calcolo su cui è possibile accedere, archiviare, distribuire o manipolare i dati Eo), data providers (fornitori di dati Eo non elaborati o pre-processati) e platform providers, ossia chi mette a disposizione piattaforme online e/o servizi digitali, attraverso i quali gli utenti possano utilizzare strumenti per analizzare i dati sull’earth observation, sviluppare algoritmi e costruire applicazioni.
E ancora: Eo products and service providers, cioè chi fornisce prodotti (per esempio, classificazione della copertura del suolo) o servizi (monitoraggio del movimento della terra) che fanno pieno uso di dati Eo e delle capacità di elaborazione offerti dai fornitori di dati e piattaforme. Infine, information providers: fornitori di informazioni riguardanti specifichi settori che incorporano dati Eo insieme ad altri dati non Eo.