Misurare la Terra a livello millimetrico dallo Spazio grazie all’uso di un satellite innovativo. È questa l’idea alla base della missione Genesis dell’Esa (l’Agenzia spaziale europea).
Per raggiungere questo obiettivo, per la prima volta, il satellite Genesis combinerà e co-localizzerà le quattro tecniche “geodetiche” esistenti di riferimento in un’unica piattaforma. In questo modo si avranno dei miglioramenti nell’accuratezza delle misurazioni della Terra.
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Bando aperto fino al 31 maggio
Per centrare questo traguardo e costruzione questo satellite all’avanguardia, l’Esa lancia un nuovo bando di gara che offre alle aziende di Italia, Belgio, Francia, Ungheria, Svizzera e Regno Unito la possibilità di presentare entro il 31 maggio le proprie soluzioni e proposte.
La missione Genesis fa parte del programma FutureNav dell’Agenzia spaziale europea, approvato dal Consiglio dell’Esa a livello ministeriale lo scorso novembre a Parigi e ha ricevuto anche il sostegno della Nasa e del Comitato internazionale delle Nazioni Unite sul Gnss.
Mappatura della Terra
Il posto migliore per misurare il nostro pianeta non è da nessuna parte sulla Terra, ma è dall’alto. I satelliti sono un mezzo non solo per monitorare l’ambiente terrestre, ma anche per la sua mappatura e l’individuazione dei suoi cambiamenti nel corso del tempo.
L’International Terrestrial Reference Frame (Itrf) è la base per tutte le osservazioni spaziali e terrestri della Terra e, pertanto, il suo miglioramento grazie a Genesis fornirà grandi benefici per tutte le annesse applicazioni. L’obiettivo finale della missione è generare un modello globale aggiornato e più preciso della Terra, comprendente anche l’innalzamento dei mari.
Combinazione di 4 metodi
Genesis combinerà tutti e quattro i metodi geodetici: Very Long Baseline Interferometry (Vlbi), originariamente una tecnica astronomica che combina più osservazioni radio da diversi siti, radio range (utilizzando il sistema francese Doris), navigazione satellitare e raggio laser (utilizzando l’International Laser Ranging Service).
Co-localizzando tutte queste tecniche geodetiche insieme sullo stesso satellite, con gli strumenti debitamente calibrati e sincronizzati, si potranno effettuare controlli incrociati sui risultati e avere una maggior precisione.