Il conto alla rovescia è già scattato. È pronto a partire, martedì 13 dicembre, dalla base dello Spazioporto europeo di Kourou nella Guyana francese, il primo satellite Meteosat di terza generazione, Meteosat Third Generation Imager-1 (Mtg-I1). Sarà il primo di una nuova generazione di satelliti per fornisce informazioni fondamentali per lo studio e la previsione di eventi meteorologici estremi (per esempio, tempeste e uragani) per il monitoraggio del clima. Con una portata economica di grande valore: “È infatti di 61 miliardi di euro all’anno, a livello dell’Unione europea, il beneficio che arriva dall’utilizzo dei satelliti sul meteo”, ha spiegato Simonetta Cheli, direttore dei Programmi di osservazione della Terra dell’Esa. Una cifra che, secondo Paolo Ruti (chief scientist di Eumetsat) sale a 500 miliardi di euro per tutti gli eventi estremi meteo tra il 1980 e il 2020 in Europa.
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Nuovo satellite con “cacciatore” di fulmini
Il sipario sul nuovo satellite, che è stato realizzato da Thales Alenia Space – joint venture tra Thales (67 per cento) e Leonardo (33 per cento) – in collaborazione con Ohb, si è alzato lunedì 5 dicembre nella sede del Centro spaziale del Fucino di Telespazio, in provinci dell’Aquila. Il satellite trasporterà Flexible Combined Imager (Fci), anche se la grande novità a bordo sarà il primo “cacciatore di fulmini” europeo. Realizzato da Leonardo, il Lightning Imager (Li), il “fulminometro” in grado di “vedere” da oltre 36.000 chilometri dalla Terra il rapido bagliore dei fulmini nell’atmosfera. Primo in Europa e unico al mondo per le sue prestazioni, il “cacciatore” di fulmini made in Italy può cogliere anche un singolo fulmine nel cielo, in qualsiasi condizione di luce, sia di giorno che di notte.
Il ruolo chiave di Telespazio
Per le operazioni di messa in orbita e trasferimento orbitale del primo Mtg-I sono stati necessari cinque anni di lavoro, con il coinvolgimento di circa 40 persone da parte di Telespazio. La società, con sede a Roma e partecipata da Leonardo e da Thales, è uno dei leader europei e tra i principali operatori al mondo nel campo dei servizi satellitari. Forte di questa leadership, è impegnata sin dall’inizio nello sviluppo del programma Mtg, per la realizzazione e la gestione del segmento di terra, curando sia l’acquisizione dei dati, sia le operazioni di comando e controllo dei satelliti. In particolare, Telespazio fornisce a Eumetsat i servizi di lancio e messa in orbita per due satelliti (con una opzione per un terzo) della nuova costellazione Mtg.
Una volta in orbita, questo satellite all’avanguardia rafforzerà ulteriormente la leadership europea nel campo delle previsioni meteorologiche. Meteosat Third Generation, uno dei sistemi satellitari più complessi e innovativi mai costruiti, fornirà dati essenziali più precisi per le previsioni meteorologiche da un’orbita geostazionaria nel corso dei prossimi due decenni.
Meteosat eccellenza europea
Frutto della partnership di lunga data tra l’Esa (Agenzia spaziale europea) e l’Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici (Eumetsat), progettato e costruito da un consorzio di oltre 100 partner industriali europei sotto la guida di Thales Alenia Space, Mtg costituisce un esempio perfetto dell’eccellenza tecnologica europea.
Il programma Meteosat di terza generazione fornirà un sistema satellitare altamente innovativo per l’Europa e l’Africa. Supporterà i servizi meteorologici e i servizi ambientali correlativi, comprese le previsioni migliorate su una scala temporale da minuti a ore, note come nowcasting. I satelliti opereranno in orbita geostazionaria, a 36mila chilometri sopra la Terra.
Italia “regina” dell’innovazione
Luigi Pasquali, coordinatore delle attività spaziali di Leonardo e amministratore delegato di Telespazio, ha spiegato che il satellite Meteosat Third Generation “porta una grande capacità innovativa nel settore della meteorologia”. Inoltre il top manager ha sottolineato come sia una “realizzazione europea di grande valore” in cui è presente “un grande contributo italiano nella realizzazione” del satellite. “Come Leonardo abbiamo dato un contributo molto rilevante: il satellite è stato realizzato da Thales Alenia Space e da Leonardo stessa”, ha concluso Pasquali.