Risultato operativo in crescita per i servizi satellitari di Leonardo, con questo segmento spaziale che conferma e consolida il trend positivo nei primi 9 mesi del 2023. Ma le attività space del gigante italiano dell’aerospazio e Difesa registrano un risultato in flessione rispetto allo stesso periodo del 2022, a causa dei costi legati agli sviluppi nel business delle telecomunicazioni.
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Cresce il portafoglio ordini
Il Consiglio di amministrazione di Leonardo ha esaminato e approvato all’unanimità i risultati della società al 30 settembre 2023. “I primi nove mesi di quest’anno – ha dichiarato Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo – confermano la solidità del business in linea con le aspettative. Leonardo ha incrementato il portafoglio ordini e ha confermato la propria competitività in tutte le aree di business. Le aerostrutture stanno confermando il percorso di recupero in linea con le attese”.
Avanti su cybersecurity e Spazio
“Tutti i principali indicatori economico finanziari – ha aggiunto Cingolani – stanno performando bene, con un buon incremento della redditività. La prevista riduzione dell’assorbimento di cassa infrannuale ha generato effetti positivi anche sulla riduzione dell’indebitamento netto”.
“Stiamo implementando il percorso di digitalizzazione dei processi e dei prodotti – ha concluso l’Ad di Leonardo – per rafforzare ulteriormente la competitività della nostra offerta, integrando al core business le nostre nuove aree di crescita nella cyber e nello Spazio. Stiamo lavorando al nuovo Piano Industriale che presenteremo al mercato finanziario con i risultati del 2023”.
Ricavi in rialzo del 4,8%
Il colosso dell’aerospazio e Difesa archivia il periodo gennaio-settembre di quest’anno con ricavi in rialzo del 4,8% a 10,26 miliardi di euro, un Ebita pari a 644 milioni (+6,3%) e un risultato netto di 301 milioni di euro. Gli ordini crescono del 14,8% a 13,3 miliardi con un portafoglio che supera i 40 miliardi. Gli ordini sono stati trainati “in particolare dalla componente europea del business dell’elettronica per la Difesa e sicurezza”, spiegano da Leonardo in una nota.
Indebitamento in calo
Nel periodo in esame, per esempio, sono state effettuate consegne di 120 nuovi elicotteri rispetto alle 87 registrate nei primi nove mesi del 2022. L’indebitamento netto di gruppo si riduce di 546 milioni a 3,8 miliardi. Per il 2023 sono previsti ricavi tra 15 e 15,6 miliardi e un Ebita fra 1,26 e 1,31 miliardi.
Sfida a Usa e Asia
Nel corso della conference call con gli analisti l’Ad ha sottolineato che “vogliamo intraprendere azioni per posizionare strategicamente Leonardo per la crescita futura, creando un’organizzazione più snella e più forte”. E, per competere con i concorrenti negli Stati Uniti e in Asia, Cingolani ha spiegato che l’Europa deve dotarsi di giganti nei settori della Difesa e dello Spazio: “Dobbiamo creare giganti europei in aree strategiche dove Leonardo deve essere il motore“.
Nessun interesse per Piaggio Aerospace
“Non possiamo avere un mercato domestico in Europa e una competizione a livello europeo”, ha avvertito Cingolani, escludendo poi che Leonardo parteciperà alla gara per Piaggio Aerospace: “Non vogliamo essere nel settore degli aerei di piccole dimensioni, sarebbe una distrazione e non lo faremo”. Si è quindi detto “fiducioso” su un accordo tra Italia, Giappone e Regno Unito per la firma della joint venture sul progetto Tempest “entro la fine dell’anno”. Si tratta della costruzione del nuovo aereo da combattimento di sesta generazione che dovrebbe essere operativo nel 2035. Per quanto riguarda il piano industriale di Leonardo, sarà presentato al mercato a inizio anno.