Nonostante possieda Starlink, il proprio sistema satellitare per Internet, SpaceX fa affari anche con la concorrenza. La compagnia di Elon Musk ha detto sì alla richiesta di OneWeb. La società di telecomunicazioni con sede a Londra infatti ha interrotto i suoi voli spaziali con la Russia a causa del conflitto in Ucraina. Ma ha chiesto un mano a SpaceX per ampliare la sua costellazione WorldVu per portare la banda ultra larga nel mondo e superare il digital divide. Detto fatto: un razzo Falcon è decollato da Cape Canaveral (Florida) giovedì 8 dicembre al tramonto con un carico di 40 mini satelliti diretti nell’orbita polare. Questo nuovo lotto espanderà la rete di satelliti di OneWeb a poco più di 500, quasi l’80% del totale pianificato di circa 630.
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Internet satellitare, c’è spazio per tutti
La SpaceX di Elon Musk ha più di 3.200 satelliti Starlink in orbita, fornendo Internet a banda larga ad alta velocità negli angoli più remoti del globo. E anche Amazon è pronta a scendere in campo: infatti prevede di lanciare il primo dei suoi satelliti Internet all’inizio del prossimo anno sempre da Cape Canaveral.
Anche se il mercato dei servizi Internet globali “cresce in modo esponenziale”, c’è spazio per tutti, ha osservato Massimiliano Ladovaz, chief technology officer di OneWeb.
L’aiuto di SpaceX e dell’India
SpaceX ha accettato di lanciare satelliti per OneWeb dopo che la società inglese ha rotto i rapporti con Mosca a marzo con lo scoppio della guerra in Ucraina. I razzi russi Soyuz avevano già lanciato 13 lotti di satelliti OneWeb, a partire dal 2019. L’India si è subito fatta avanti e a ottobre inviando in orbita un carico di satelliti OneWeb.
Sebbene ci fossero altre opzioni di lancio, ha affermato Ladovaz poco prima del decollo, l’americana SpaceX e ancora l’India hanno offerto la combinazione migliore e più veloce.
Altri due lanci di SpaceX e uno da parte dell’India sono previsti per OneWeb nei prossimi mesi per completare la costellazione orbitante dell’azienda entro la primavera.
Oneweb potenzia il servizio
OneWeb fornisce già la connessione veloce in Alaska, Canada e Nord Europa. Questi nuovi satelliti aumenteranno la portata del servizio negli Stati Uniti e in Europa, nonché di gran parte dell’Africa e del Sud America.
I satelliti OneWeb, ciascuno delle dimensioni di una lavatrice e del peso di 150 chilogrammi, sono costruiti presso il Kennedy Space Center della Nasa attraverso una joint venture con la francese Airbus. Infine una curiosità: il lancio dell’8 dicembre è avvenuto a poche miglia di distanza dallo stesso pad da cui gli astronauti dell’Apollo erano partiti per la luna, l’ultima volta il 7 dicembre 1972.