SpaceX, la società spaziale di Elon Musk, potrà lanciare in orbita fino a 7.500 satelliti di nuova generazione (“Gen 2”) per la costellazione Starlink. Il via libera è arrivato dalla Federal communications commission (Fcc), l’Authority americana per le telecomunicazioni, che ha però accolto solo parzialmente la richiesta iniziale della società del miliardario di origini sudafricane di portare 30mila satelliti nella bassa orbita terrestre per garantire l’Internet veloce e superare il digital divide nel mondo. Questa decisione, si legge in una nota della Commissione, “consentirà a SpaceX di avviare il lancio dei satelliti Starlink di nuova generazione”.
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È allarme sui detriti spaziali
Il semaforo verde al lancio di 7.500 satelliti è una risposta parziale della Fcc alla richiesta avanzata dalla società del miliardario Musk di dispiegare 29,988 satelliti di seconda generazione nella bassa orbita terrestre, così da permettere anche alle aree più remote del globo di accedere alla Rete.
Sull’approvazione alla tranche completa di satelliti, la Commissione federale degli Stati Uniti per le comunicazioni (Fcc) ha deciso di rinviare il suo giudizio al fine di “rispondere alle preoccupazioni sui detriti orbitali e sulla sicurezza spaziale”.
La difesa della concorrenza
La Fcc ha anche chiarito, nella sua autorizzazione ufficiale al lancio dei 7.500 satelliti, che la società SpaceX è tenuta a coordinarsi con altri operatori satellitari, nonché con la Nasa e la National Science Foundation per proteggere rispettivamente le missioni scientifiche e la radioastronomia.
Secondo il network di news economiche a stelle e strisce Cnbc, oggi SpaceX ha già lanciato in orbita circa 3.500 satelliti Starlink di prima generazione. Il servizio contava circa 500.000 abbonati a giugno negli Stati Uniti. utenti che, stando a una fonte Reuters, pagano circa 110 dollari al mese per avere il servizio di connessione satellitare di Starlink e 599 dollari sempre al mese per il terminale. La società ha costantemente ampliato anche l’offerta di prodotti di Starlink, vendendo servizi a clienti residenziali, commerciali, camper, marittimi e aerei.
La Fcc, inoltre, ha affermato che il suo pronunciamento “proteggerà altri operatori satellitari e terrestri da interferenze dannose e manterrà un’ambiente spaziale sicuro” e tutelarà “lo spettro e le risorse orbitali per un uso futuro”.