Nuovo passo avanti in una fusione storica già annunciata lo scorso luglio: la società di telecomunicazioni satellitari francese Eutelsat ha reso noto di aver siglato con la britannica OneWeb l’“accordo definitivo” per la loro unione. Da questo matrimonio nascerà un colosso europeo sul fronte della connessione satellitare a Internet in grado di competere con l’americana SpaceX di Elon Musk. Secondo una nota dell’azienda parigina, inizialmente stimata “alla fine della prima metà del 2023”, la finalizzazione dell’operazione “dovrebbe ora tenersi nel secondo o terzo trimestre del 2023”.
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Anche i lavoratori hanno detto sì
“A seguito del parere espresso dagli organismi di rappresentanza dei lavoratori sulla proposta di fusione tra Eutelsat Communications e OneWeb annunciata il 26 luglio 2022, il consiglio di amministrazione di Eutelsat ha convalidato l’operazione“, scrivono da Parigi: “Pertanto, Eutelsat e i principali azionisti di OneWeb (Bharti, il governo del Regno Unito, Softbank e Hanwha) hanno firmato l’accordo definitivo”.
La fusione proposta prevede una joint venture paritetica, la cui sede resterà in Francia e che continuerà ad essere quotata a Parigi. Parallelamente, la società richiederà anche l’ammissione a un segmento del London Stock Exchange. Oltre al conglomerato indiano Bharti (30%) ed Eutelsat (22,9%), il capitale di OneWeb comprende il governo britannico (17,6%), la giapponese Softbank (17,6%) e il conglomerato coreano Hanwa (8,8%). Eutelsat è controllata al 20% da Bpifrance, la banca pubblica di investimento dello Stato francese, nonché dallo Strategic Participation Fund (Fsp) detenuto da sette assicuratori francesi, il resto del capitale è flottante.
Connessione satellitare: mercato in espansione
Mentre il mercato di internet spaziale “in forte sviluppo” è stimato a 16 miliardi di dollari entro il 2030, secondo Eutelsat, SpaceX del miliardario Musk ha fatto un passo avanti con più di 2.000 satelliti della sua costellazione Starlink già schierati (ne vuole 42.000 alla fine).
Dal canto suo, il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, prevede di distribuire più di 3.200 satelliti per la sua costellazione di Kuiper. Anche l‘Unione europea vuole schierare una propria costellazione in orbita bassa di circa 250 satelliti a partire dal 2024.