Meta, la società guidata da Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha deciso di stoppare il progetto Connectivity, dopo quasi dieci anni dal lancio. Lo riferisce Light Reading, sito americano specializzato in news sulle telecomunicazioni.
Meta ha confermato a Light Reading che Connectivity sarà suddiviso in due rami all’interno dell’azienda e organizzato con due team differenti: “Infrastructure” e “Central Products”.
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Connectivity per superare il digital divide
Meta Connectivity, ex Facebook Connectivity, è stato lanciato nel 2013 con l’obiettivo di permettere a sempre più persone di accedere a Internet, in modo da agevolare l’uso dei social network della società stessa.
Attraverso Meta Connectivity, la società di Zuckergerg ha dato vita un progetto che implicava l’ausilio di droni in grado di volare ad alta quota e grazie ai quali permettere una connessione che superasse il digital divide nelle zone dove Internet era inaccessibile.
Nulla cambia per il progetto Tip
Questa decisione di chiudere il segmento Connectivity non influirà sulla partecipazione di Meta al Telecom Infra Project (Tip). Si tratta di un gruppo di società di telecomunicazioni, fornitori servizi e stakeholders nell’ambito della connettività che Meta ha contribuito a fondare nel 2016 e che mira a promuovere lo sviluppo di nuovi infrastrutture di telecomunicazioni.
Meta Connectivity, lanciata nel 2013, ha cercato di sviluppare tecnologie di connessione innovative – dai droni a energia solare e ai robot per la posa delle fibre, fiino ai satelliti in orbita terrestre bassa – al fine di estendere il social network dell’azienda a più utenti possibile nel mondo.
Nel 2021, la società ha stimato che più di 300 milioni di persone hanno avuto accesso al servizio di Internet veloce proprio grazie a Meta Connectivity.
Via il 13% dei dipendenti
La chiusura di Meta Connectivity è dovuta a massicci licenziamenti che il ceo Zuckerburg ha annunciato a novembre 2022, un piano che ridurrà il personale dell’azienda di circa il 13%, con un taglio di oltre 11.000 dipendenti. Una riduzione della forza lavoro che anche altre grandi aziende tecnologiche, tra cui Amazon e Twitter, stanno portando avanti.