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In orbita Iperdrone.0, sprint all’in-orbit servicing



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 Ideato, finanziato e coordinato dall’Asi, attraverso un raggruppamento d’imprese italiane costituito da Cira, Tyvak International e Kayser Italia, il satellite ha il compito di dimostrare la capacità di effettuare complesse operazioni

Pubblicato il 20 ago 2024



Missione spaziale, missioni spaziali, lancio

Ha preso il via, dalla base militare americana di Vandenberg in California, il payload Iperdrone.0 dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), decollato a bordo della missione americana Transporter-11.

Sviluppato grazie ad un raggruppamento d’imprese costituito da Cira, Tyvak International e Kayser Italia, coordinate da Asi, Iperdrone.0 rappresenta la prima missione del programma Iperdrone che ha l’obiettivo di progettare e realizzare un veicolo in grado di effettuare operazioni in orbita complesse (in-orbit servicing) e rientrare in modo sicuro a Terra, per consentire il recupero del payload di bordo. Il percorso orbitale di Iperdrone.0, lanciato dal vettore Falcon 9 di SpaceX, è stato seguito anche dal centro spaziale italiano “Luigi Broglio” di Malindi in Kenya.

Operazioni complesse in orbita

“Il lancio di successo della missione Iperdrone.0 rappresenta un ulteriore traguardo nella roadmap strategica dell’Asi che punta a consolidare lo sviluppo di veicoli e missioni in grado di effettuare complesse operazioni in orbita – ha detto Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale italiana -. In questa missione dimostrativa il drone spaziale tutto Made in Italy ha il ruolo di fattorino speciale, sta portando in orbita carichi utili di studio. È un vero precursore destinato a testare le tecnologie che apriranno la strada a sistemi di trasporto spaziali che saranno in grado di effettuare operazioni in orbita e successivamente di rientrare in atmosfera. Con questo l’Italia ribadisce la sua presenza in prima fila nell’impegno verso il consolidamento di un accesso europeo autonomo allo spazio. Grazie alla fruttuosa collaborazione con le imprese e il coordinamento dell’Agenzia, l’Italia dimostra di essere un Paese all’avanguardia nel campo delle attività anche dell’in orbit servicing sia per la filiera produttiva nazionale che nello sviluppo di tecnologie altamente innovative. L’obiettivo finale è quello di posizionare il sistema paese in un ruolo di primo piano in ambito internazionale in quella che rappresenta la nuova frontiera dei servizi spaziali e preparare, nel medio e lungo periodo, i servizi orbitali del futuro”.

Successo del made in Italy

“Il progetto Iperdrone rappresenta un successo dell’industria aerospaziale italiana, anche in termini di capacità della filiera tecnologica e produttiva – ha commentato Antonio Blandini presidente del Cira -. Grazie all’Asi e alla collaborazione con partner tecnologici di eccellenza come Tyvak e Kayser, stiamo lavorando allo sviluppo di un sistema di operazioni in orbita e rientro spaziale all’avanguardia. Questo progetto, e le attività che sicuramente proseguiranno per la sua implementazione e attuazione, apriranno nuove prospettive per il futuro dell’esplorazione spaziale: Iperdrone contribuirà significativamente al progresso delle tecnologie di rientro spaziale e alla crescita della nostra economia spaziale, anche in termini di posizionamento internazionale”.

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