L’ACCORDO QUADRO

I dati spaziali per la pianificazione energetica nazionale: il piano Mimit-Asi



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Monitoraggio della distribuzione degli impianti esistenti e individuazione di aree idonee allo sviluppo di nuove infrastrutture rinnovabili. E si punta anche a tenere sotto controllo l’albedo terrestre e la radiazione solare e infrarossa, ai fini della mitigazione dei cambiamenti climatici

Pubblicato il 9 lug 2024



Firma ASI RSE 2-2

Siglato, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso, l’accordo quadro tra l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e Ricerca sul sistema energetico (Rse). L’accordo, che è stato sottoscritto dal presidente di Asi, Teodoro Valente, e dall’amministratore delegato di Rse, Franco Cotana, mira a perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, dedicati a tutte le applicazioni energetico-ambientali. È, in particolare, rivolto allo sviluppo di soluzioni e strumenti più accurati per la mappatura delle fonti energetiche rinnovabili (idroelettrico, solare, biomasse, geotermico) e per una accurata informazione dinamica sui sistemi e sulle infrastrutture energetiche. Le iniziative, le attività e i programmi saranno realizzati congiuntamente e in maniera coordinata.

Pianificazione energetica

Nello specifico, la collaborazione riguarderà il monitoraggio della distribuzione di impianti energetici esistenti e l’individuazione di aree idonee allo sviluppo di impianti di generazione da rinnovabili. L’osservazione della Terra dallo Spazio sarà utile non solo ai fini della pianificazione energetica, ma anche per gli aspetti ambientali, per la misura e il monitoraggio dell’albedo terrestre e il controllo della radiazione solare e infrarossa, ai fini della mitigazione dei cambiamenti climatici, mediante la realizzazione congiunta e coordinata di iniziative, attività e programmi.

Urso: “Intesa mira a soluzioni alternative per il cambiamento climatico”

“Questo accordo si inquadra perfettamente nella nuova politica sullo Spazio che il governo Meloni sta realizzando fin dall’inizio della legislatura – ha sottolineato il ministro Urso -. Abbiamo destinato infatti risorse significative all’Agenzia spaziale europea, così come all’Agenzia spaziale italiana, destinando nel complesso 7,3 miliardi di euro per i programmi spaziali fino al 2026. La legge quadro sullo Spazio, che è ora all’attenzione del Parlamento, pone l’Italia all’avanguardia in Europa nelle nuove realtà spaziali e consentirà alle imprese del nostro Paese di cogliere al meglio le opportunità di sviluppo che ci sono nella space economy. Questo accordo siglato tra Asi e Rse riveste una particolare importanza perché mira a perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, con particolare attenzione alle applicazioni energetiche di ultima generazione, allo sviluppo di soluzioni alternative per la mitigazione dei cambiamenti climatici e al monitoraggio delle risorse. L’osservazione della Terra dallo Spazio diventa così uno strumento indispensabile per sviluppare una politica sostenibile e rendere più competitive le nostre imprese, in riferimento anche ai progetti di cooperazione-scientifico tecnologica con i paesi del Nord Africa, in piena sintonia con il Piano Mattei”.

Osservazione della Terra

Risulta sempre più strategico far ricorso ai dati di osservazione della Terra per lo sviluppo di servizi utili al monitoraggio delle risorse, all’implementazione di piani di servizio per la gestione e individuazione di siti idonei per l’uso e lo sfruttamento delle materie prime – ha aggiunto Valente -. Con il partner Rse lavoreremo insieme non solo per un miglior controllo della distribuzione delle reti, ma metteremo a frutto le nostre competenze per una cooperazione che tenga conto di attività attente al tema del cambiamento climatico e all’ottimizzazione delle risorse idriche. Non di minore importanza è poi il tema delle energie rinnovabili”.

Soluzioni innovative

“Unendo le reciproche competenze e il know-how – ha detto Cotana – potremo sviluppare soluzioni innovative per affrontare le sfide energetiche e ambientali del nostro tempo, sviluppando e implementando progetti innovativi per la transizione del Paese, che contribuiranno anche alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il nostro obiettivo comune è creare sinergie che conducano a un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato”.

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