Asse Italia-Giappone su esplorazione lunare e osservazione Terra. A costruire un “ponte” nel settore spaziale tra Roma e Tokyo è impegnato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in missione nel Paese nipponico, dove ha avuto il secondo incontro bilaterale con il ministro dello Spazio e la Tecnologia, Sanae Takaichi.
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Urso: “Partnership industriale e tecnologica”
Urso ha spiegato che c’è “piena sintonia tra i nostri Paesi per una partnership industriale e tecnologica nel settore spaziale, anche attraverso progetti di ricerca e sperimentazione. Lo Spazio si conferma una grande occasione di sviluppo e di innovazione che intendiamo cogliere con convinzione”.
Programma Artemis strategico
Al centro del colloquio, la cooperazione spaziale tra l’Italia e il Giappone, con un focus su diversi settori: dall’osservazione della Terra e all’esplorazione spaziale. I due ministri, nel corso della riunione, hanno condiviso l’importanza strategica del programma di esplorazione lunare Artemis lanciato dagli Stati Uniti e che oggi rappresenta una priorità nei rispettivi programmi spaziali nazionali.
Il ministro: satelliti cruciali contro le calamità naturali
Ulteriore capitolo affrontato nella riunione è stato l’osservazione della Terra dallo Spazio, di grande importanza per entrambi i Paesi, considerando le fragilità tipiche dei territori di Italia e Giappone, che già in passato si sono scambiati dati ed esperienze in occasione dei terremoti di Amatrice e dei disastri nella regione Tohoku nel 2022, in occasione dell’eruzione del vulcano Aso nel 2021 e dell’incidente della centrale nucleare di Fukushima nel 2011 e delle inondazioni devastanti del 2018 nel nord del Paese.
Urso ha infine illustrato le priorità del G7 sotto la presidenza italiana sui temi afferenti alle politiche spaziali, con un focus sulla trasversalità della tecnologia del settore che può contribuire al raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.