L’INIZIATIVA

Emissioni di Co2, ecco come stimare l’aumento grazie ai dati satellitari



Indirizzo copiato

Elaborato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration, un nuovo metodo che integra le informazioni provenienti dallo Spazio con analisi standard. Come funziona

Pubblicato il 21 ago 2024



Figure-8-final-advances-2.png

Usare i dati satellitari per stimare i tassi di crescita delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, una misurazione fondamentale per comprendere i cambiamenti climatici. Ciò è possibile grazie a un nuovo metodo che migliora le stime dell’aumento della Co2, combinando l’approccio standard del Noaa con i dati provenienti dallo Spazio.

Questa nuova metodologia è illustrata nell’articolo dal titolo “Toward low-latency estimation of atmospheric Co2 growth rates using satellite observations: evaluating sampling errors of satellite and in situ observing approaches” pubblicato su Agu (Advancing Earth and Space Science) e con Sudhanshu Pandey come primo autore.

Indice degli argomenti

Metodo standard

Le stime della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), basate su osservazioni oceano-superficie-aria, sono lo standard in ambito scientifico e politico. Tuttavia, il metodo Nota non fornisce valutazione su scala temporale e l’errore di campionamento atmosferico delle stime annuali è sconosciuto.

Satelliti cruciali

Un nuovo metodo chiamato Growth Rate from Satellite Observations (Greso) migliora le previsioni del tasso di crescita. I satelliti coprono una parte maggiore dell’atmosfera e possono migliorare i calcoli del Noaa. I dati satellitari hanno errori di campionamento inferiori e possono fornire un vantaggio per il computo del tasso di crescita su scala temporale.

Su scala annuale e quinquennale, le stime Noaa sono molto affidabili grazie alla persistenza dell’anidride carbonica nell’atmosfera. Insieme, i metodi di crescita Noaa e quelli basati sui satelliti possono informarci meglio sul ciclo globale del carbonio.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5