NAVIGAZIONE SATELLITARE

Egnos2 si espande ancora: copre anche le aree più a nord d’Europa

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L’Euspa annuncia che, con l’aggiornamento V242b, si amplia il raggio d’azione e si aggiungono nuove funzionalità avanzate per rendere il sistema di posizionamento europeo più preciso. È una tappa verso il lancio di Egnos3 nel 2027

Pubblicato il 22 Nov 2022

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Egnos, il sistema europeo di navigazione satellitare, allarga i propri confini e si arricchisce di nuove prestazioni avanzate, grazie al debutto dell’aggiornamento V242b. Si tratta dell’ultimo “upgrade” disponibile, il cui iter di messa in funzione è partito lo scorso 7 ottobre 2022: in quell’occasione un satellite geostazionario Inmarsat 4f2, in orbita a circa 35mila chilometri dalla Terra, ha iniziato a trasmettere messaggi di prova Egnos V242b, tenendo così a battesimo il nuovo aggiornamento progettato per migliorare l’utilizzo dei servizi di navigazione satellitare da parte degli utenti.

Raggio d’azione più ampio e funzionalità avanzate

Sono due le principali novità che l’aggiornamento Egnos V242b introduce, come riferisce l’Agenzia spaziale europea (Euspa) in una nota. La prima riguarda l’estensione dell’area di influenza del sistema europeo di posizionamento satellitare: il suo raggio d’azione arriverà fino agli estremi confini dell’Europa settentrionale, grazie al posizionamento di una stazione di terra Rims (Ranging Integrity Monitoring Stations) a Kuusamo, in Finlandia. Questa espansione a Nord porterà benefici, in particolar modo, al settore dell’aviazione, che resta uno dei segmenti di mercato chiave di Egnos.

La seconda novità dell’”upgrade” V242b riguarda l’introduzione di funzionalità avanzate, come la maggiore resilienza ai picchi di attività solare e ai fenomeni della ionosfera. Questi ultimi possono interferire con la trasmissione dei segnali Egnos e, quindi, causare ritardi e distorsioni nei servizi stessi.

“Come suggerisce il nome, la ionosfera contiene particelle che si sono caricate, o ionizzate, come risultato di interazioni con particelle ad alta energia provenienti dal sole – spiega Jean-Marc Piéplu, Egnos exploitation program manager di Euspa -; Tuttavia, quando queste particelle ionizzate sono distribuite uniformemente o in modo omogeneo, i ricevitori Gnss possono utilizzare modelli per tenere conto dell’effetto che hanno sui segnali”.

Tappe di avvicinamento a Egnos3

Se quest’ultimo aggiornamento di Egnos contribuisce a migliorare la robustezza della versione 2 del sistema satellitare europeo, esso fa anche da apripista al debutto della versione 3, la cui messa in funzione ufficiale è prevista nel 2027.

Fornendo una doppia frequenza e aumentando i segnali Galileo (consentendo quindi una capacità multi-costellazione), Egnos 3 introdurrà nuovi servizi e offrirà anche maggior sicurezza contro gli attacchi informatici.

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