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Droni, il mercato italiano vale 160 milioni. Espansione significativa nei prossimi tre anni



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Il 96% delle iniziative nell’ambito delle Aerial Operations, il 4% nell’ Innovative Air Mobility & Delivery. Si consolida il numero di imprese: sono 657. Lovera: “La vera sfida del 2025 sarà trasformare le numerose sperimentazioni in progetti concreti”

Pubblicato il 25 feb 2025



droni Polimi

Il mercato professionale dei droni in Italia vale 160 milioni di euro, evidenziando una crescita del 10% nel 2024 rispetto al 2023. E la dinamica positiva del settore trova conferma nelle prime proiezioni 2025, che indicano una crescita importante anche per quest’anno, mentre l’80% degli addetti ai lavori prevede un’espansione significativa nei prossimi tre.

Sono i risultati della ricerca dell’Osservatorio droni e mobilità aerea avanzata del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno “Droni e Mobilità Aerea Avanzata: dalle sperimentazioni all’operatività”.

Uno degli oltre 50 differenti filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation della Polimi School of Management che affrontano tutti i temi chiave dell’innovazione digitale nelle imprese e nella pubblica amministrazione.

Attività di Aerial Operations

Il mercato italiano è quasi totalmente (96%) costituto da attività di “Aerial Operations”, quelle di droni di piccola e media taglia nei settori tradizionali, come le ispezioni di linee elettriche o il monitoraggio del territorio. Il restante 4% è dedicato a servizi di “Innovative Air Mobility & Delivery” (Iam&D) per la consegna di merci o il trasporto passeggeri in area urbana ed extra-urbana, in lieve crescita rispetto al 2023 (3 milioni di euro in più).

Prosegue poi il consolidamento del numero di imprese: nel 2024 sono scese a 657 (erano 664 nel 2023, 706 nel 2022). Mediamente, ogni anno il 5% cessa l’attività, prevalentemente piccole e nate di recente, contro il 2% di nuove nascite.

Regole e linee guida

Nell’ultimo anno Enac ha tracciato le regole per il mercato dell’Innovative Air Mobility in Italia introducendo le linee guida U-space, il regolamento Vca e il regolamento Sandbox.

La provincia di Chieti ha ospitato la prima zona U-space in Europa; Varese, Piacenza e Ancona si sono aggiunte alle altre 6 città che hanno annunciato di voler costruire un vertiporto (Bologna, Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia).

Primo volo di Amazon Prime Air

Sono stati effettuati il primo volo di Amazon Prime Air per il trasporto merci, sperimentazioni di consegna via droni della posta tra Napoli e Procida, di trasporto medico nel settore sanitario e di distribuzione di fitosanitari in quello agricolo.

Piattaforma HyperTwin

A novembre è stata annunciata la piattaforma HyperTwin, per semplificare la gestione delle operazioni con droni. Quello appena passato, insomma, è stato un anno cruciale per il settore, sia dal punto di vista normativo che applicativo. Eppure, persistono diverse preoccupazioni per la solidità finanziaria delle imprese dell’offerta, soprattutto nel segmento di trasporto persone. E le sperimentazioni sono ancora la maggioranza dei progetti: è arrivato il momento di trasformarle in servizi operativi.

Anno cruciale per il settore

“Il 2024 è stato un anno cruciale per il settore, che ha registrato avanzamenti in diversi ambiti, da quello normativo a quello applicativo e tecnologico. Nonostante i progressi tecnologici e l’evoluzione del mercato – afferma Marco Lovera, responsabile scientifico dell’Osservatorio droni e mobilità aerea avanzata – il settore deve ancora consolidare aspetti chiave come l’affidabilità delle operazioni, la sostenibilità economica e l’accettazione sociale”.

Interesse delle imprese

“Guardando gli sviluppi positivi – continua Lovera -, il valore del mercato in Italia cresce a doppia cifra da quattro anni consecutivi e i progetti internazionali si moltiplicano rapidamente, a testimonianza del crescente interesse da parte di imprese e pubbliche amministrazioni per questa tecnologia. La vera sfida del 2025 sarà trasformare le numerose sperimentazioni in progetti concreti”.

Nicchie di mercato

“Complessivamente, solo il 16% dei progetti con droni censiti a livello mondiale oggi è operativo – spiega Paola Olivares, direttrice dell’Osservatorio droni e mobilità aerea avanzata -. Nel 2025 si devono concretizzare i primi servizi, magari in contesti limitati, per dare piena attuazione alle sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Per compiere progressi, è fondamentale intervenire sui fattori che possono aumentare la maturità dei progetti in particolare sul fronte normativo e identificare le nicchie di mercato in cui i droni possano generare chiari benefici”.

Dalle ispezioni ai sopralluoghi

“Gli ambiti più promettenti nel breve – aggiunte Olivares sono legati ad applicazioni nel segmento delle Aerial Operations, come ispezioni, sopralluoghi, sicurezza e sorveglianza, che potrebbero garantire la liquidità necessaria a sostenere gli investimenti necessari allo sviluppo del mercato. Di sicuro interesse anche il trasporto di materiale medicale e, a tendere, il trasporto di persone in contesti specifici”.

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