L’emittente televisiva satellitare americana Dish Network potrebbe fondersi con la consociata EchoStar, specializzata nella comunicazione satellitare e servizi Internet. Secondo i rumors, le due società del Colorado, entrambe controllate dal miliardario statunitense Charlie Ergen, hanno già ingaggiato dei consulenti per verificare la fattibilità dell’accordo.
Obiettivo dell’operazione sarebbe non soltanto di rafforzare l’assetto finanziario delle due compagnie di telecomunicazioni, ma anche di evitare il declino delle attività di broadcasting Tv, virando il business verso l’Internet satellitare la cui domanda sta crescendo progressivamente negli Usa e nel mondo.
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Chi sale e chi scende
Dish ha fatto investimenti pesanti per rispettare le scadenze normative per l’espansione della rete 5G terrestre negli Stati Uniti. Risultato? Il suo bilancio è stato messo a dura prova, mentre la sua attività principale di TV satellitare perde abbonati.
Al contrario, EchoStar beneficia di 1,7 miliardi di dollari cash ed è pronta per affrontare la crescita degli abbonati e dei ricavi da Jupiter 3. II suo satellite a banda larga, dopo una lunga attesa, è stato consegnato di recente dall’azienda Maxar Technologies e, nei prossimi mesi, sarà lanciato in orbita da un Falcon Heavy di SpaceX.
Fusione ventilata da tempo
Dopo la separazione delle due società nel 2008, nel corso degli anni sono riemerse periodicamente sul mercato voci su una potenziale ricombinazione. A questo proposito, già nel febbraio 2022, il ceo di EchoStar, Hamid Akhavan, apriva alla possibilità che Dish possedesse più della metà delle azioni con diritto di voto di EchoStar.
Dalla banca d’investimenti americana Raymond James, l’analista di telecomunicazioni Ric Prentiss ammette di non essere sorpreso di veder riaffiorare l’ipotesi di una fusione delle due società, tenendo conto delle difficolta di Dish di trovare finanziamenti per lo sviluppo di piani wireless nell’attuale clima economico.
La fusione con EchoStar metterebbe a tacere anche le voci sul tentativo di celebrare le nozze di Dish con il sua rivale nelle trasmissione satellitare DirecTv, il cui socio di maggioranza è il gigante delle telecomunicazioni statunitense At&t.
In campo anche Amazon
All’inizio di quest’anno, si diceva anche che Dish fosse una delle poche società statunitensi in trattativa sulla vendita di servizi wireless tramite Amazon, secondo quanto riferivano sia Bloomberg sia il Wall Street Journal.
Un’ipotesi quest’ultima che all’inizio di giugno aveva ripreso quota, dopo che era circolata la voce secondo cui Amazon sarebbe intenzionata a offrire un servizio mobile a basso costo o gratuito agli abbonati Amazon Prime.
Amazon, che sta lavorando per fornire servizi a banda larga dal prossimo anno con la sua costellazione di satelliti Project Kuiper, ha risposto che al momento non aveva in programma di aggiungere il servizio wireless alla sua offerta Prime.