La partenza sarà lenta, poi però i ricavi voleranno. Il primo anno di servizi commerciali direct-to-cell per le comunicazioni via satellite sarà il 2025 e genererà un modesto fatturato: 30 milioni di dollari a livello globale. Negli anni successivi invece, secondo le stime di un nuovo studio di Juniper Research, si prevede un’impennata: gli operatori genereranno entrate per quasi 1,7 miliardi di dollari entro il 2029. La crescita sarà impressionante: 8.000%.
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Sfide da affrontare
Nonostante l’ipotesi di questa super performance, il report “Global Direct-to-Cell Market 2024-2029” non esclude che le aziende del comparto dovranno affrontare sfide impegnative per garantire un ritorno economico sugli ingenti investimenti effettuati per la creazione di reti direct-to-cell.
Infatti i servizi direct-to-cell consentono alle connessioni cellulari di accedere ai servizi di rete direttamente dai satelliti in orbita. Questi servizi sono abilitati da radio compatibili con i satelliti nei dispositivi e da partnership con gli operatori di reti satellitari.
Come monetizzare gli investimenti
Su come monetizzare al meglio il direct-to-cell, il rapporto di Juniper Research ha individuato due sfide fondamentali per massimizzare il ritorno sugli investimenti. La prima è il basso costo delle connessioni IoT a bassa potenza. La seconda: la commoditizzazione della connettività.
A causa della domanda di connettività e monitoraggio remoto da parte di “settori nomadi”, come quello marittimo, il rapporto prevede che le connessioni a bassa potenza rappresenteranno il caso d’uso più importante per il direct-to-cell. Tuttavia, queste connessioni genereranno in media meno di 2 dollari al mese, riducendo la capacità degli operatori di garantire un ritorno sugli investimenti.
Servizi direct-to-cell specifici
Data la standardizzazione della connettività mobile, lo studio prevede anche che gli operatori faranno fatica a convincere gli abbonati ad adottare un abbonamento aggiuntivo per i servizi direct-to-cell in aggiunta ai piani cellulari esistenti. Per questo motivo, invitiamo gli operatori a concentrarsi sulla creazione di servizi direct-to-cell specifici per i viaggiatori nomadi e gli abbonati che vivono in località isolate.
Come attivare nuovi clienti
L’autore della ricerca Sam Barker ha osservato che “gli operatori devono promuovere la copertura sostanziale delle loro reti direct-to-cell e applicare prezzi maggiorati per le connessioni ad alta intensità di dati per la banda larga e i casi d’uso consumer. In questo modo attireranno gli utenti dei redditizi servizi direct-to-cell, come la banda larga mobile e gli abbonamenti agli smartphone”.