Il Distretto tecnologico aerospaziale (Dat) di Brindisi ha firmato un memorandum of understanding con Fast Aerospace, la società fondata da giovani ingegneri del Politecnico di Milano, per il programma “HyperDart”, relativo allo sviluppo di un nuovo velivolo ipersonico a pilotaggio remoto utilizzabile per l’aviolancio di piccoli satelliti.
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Collaborazione strategica
L’accordo prevede una collaborazione strategica per attività congiunte nei settori del volo sperimentale, delle operazioni a terra e dello sviluppo tecnologico, con l’utilizzo in particolare del “Grottaglie Airport Test Bed”, una delle infrastrutture di test aerospaziale più avanzate d’Europa situata a Grottaglie (Brindisi).
Velivolo di 16 metri
Secondo il progetto, l’HyperDart sarà un velivolo lungo 16 metri, pesante circa 16 tonnellate e dotato del primo motore ramjet sviluppato privatamente in Italia, che potrà fargli raggiungere la velocità di mach 5.
Il velivolo sarà in grado di decollare da normali aeroporti e trasporterà sul dorso un vettore a razzo aviolanciabile capace di inserire in orbita bassa carichi fino a 250 kg.
Sistema di lancio indipendente
Questa soluzione consentirà di ridurre i costi di lancio, aumentando sensibilmente la flessibilità di accesso allo spazio. “È il primo passo per dotare l’Italia di un sistema di lancio indipendente e affidabile – ha dichiarato Lorenzo Beggio, co-fondatore e amministratore delegato di Fast Aerospace -, in grado di decollare dal continente europeo e di raggiungere lo spazio senza dover ricorrere a lanciatori stranieri. La nostra azienda ha le carte in regola per far volare HyperDart entro la fine di questo decennio”.