L’AI for Good Global Summit 2024 si propone di superare i confini tipici di una conferenza, mettendo in luce le applicazioni innovative dell’intelligenza artificiale in vari settori. Quest’anno, il summit presenterà una serie di oltre 80 dimostrazioni, tra cui robot, droni e interfacce cervello-macchina, evidenziando il vasto potenziale dell’artificial intelligence per il raggiungimento gli Sustainable development goals (Sdg), ovvero gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Indice degli argomenti
Frontiere dell’AI in orbita
Nel corso dell’evento non solo si mostreranno i benefici immediati dell’AI, ma anche il suo potenziale per rimodellare radicalmente il nostro approccio alla ricerca planetaria e alla gestione delle risorse in orbita, con nove soluzioni “disruptive” basate sull’intelligenza artificiale.
SpaceDream, sviluppato dall’Agenzia spaziale tedesca (Dlr), mostra la fusione della robotica con la tecnologia spaziale, con robot equipaggiato per l’aggancio autonomo e la manipolazione sofisticata in ambienti di microgravità. Grazie ai sensori di forza/coppia integrati in ogni articolazione, il braccio robotico raggiunge un controllo preciso, fondamentale per completare compiti di assemblaggio complessi in cui i robot tradizionali hanno difficoltà a causa di incertezze significative nella posizione degli oggetti e di disparità di velocità.
Idefix, un rover anch’esso sviluppato dal Dlr, fa parte della missione giapponese di esplorazione delle lune di Marte (Mmx) e di restituzione di campioni geologici. Comprendendo la formazione e l’evoluzione dei corpi celesti, questo rover contribuisce alla nostra conoscenza della scienza planetaria.
Mori, un’iniziativa all’avanguardia del Reconfigurable Robotics Lab dell’Epfl (Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne), combina origami e robotica modulare creando robot adattabili e mutevoli adatti ad ambienti difficili come lo Spazio. Questo robot è dotato di attuatori, sensori e controllori di bordo che gli consentono di affrontare compiti imprevisti in ambienti remoti o difficili.
AI x Space, una tecnologia progettata dagli studenti di Harvard in collaborazione con la Nasa esplora come l’AI possa migliorare l’uso dei dati satellitari per monitorare i fenomeni climatici e migliorare le strategie di risposta alle catastrofi.
Soluzioni ambientali all’avanguardia
WeatheO è una piattaforma GeoAI basata sul web sviluppata da SI Analytics, il cui scopo è quello di promuovere azioni per il clima con i suoi sofisticati modelli di previsione meteorologica basati sull’intelligenza artificiale che migliorano l’accuratezza delle previsioni, mitigando potenzialmente l’impatto dei fenomeni meteorologici gravi sulle comunità vulnerabili.
Jellyfishbot è un robot bio-ispirato progettato dal Max Planck Institute for Intelligent Systems per pulire, i mari, le fonti idriche e i corsi d’acqua raccogliendo i rifiuti e le fuoriuscite di petrolio.
Nando, sviluppato da ReLearn , è un innovativo strumento di monitoraggio dei rifiuti zero alimentato dall’intelligenza artificiale e progettato per trasformare i bidoni tradizionali in bidoni intelligenti.
La sonda Finapp sfrutta i raggi cosmici per misurare l’umidità del suolo con precisione e in tempo reale, ottimizzando le strategie di irrigazione e migliorando il monitoraggio ambientale. Questa tecnologia innovativa sviluppata da Finapp si estende su vaste aree, fornendo dati cruciali per le pratiche agricole sostenibili e la gestione dell’acqua.
Envirobot, progettato dall’Epfl per rilevare l’inquinamento nei laghi, incarna l’innovazione nella gestione delle risorse idriche e nel miglioramento della vita sott’acqua.