È un test che potrebbe trasformare il modo di comunicare dei veicoli spaziali. Con una videochiamata via laser dallo Spazio, la Nasa ha battuto il record di distanza e velocità.
L’esperimento Deep Space Optical Communications (Dsoc) dell’Agenzia spaziale americana ha permesso di inviare un raggio un laser nel vicino infrarosso da quasi 16 milioni di chilometri di distanza – circa 40 volte più lontano della Luna dalla Terra – al telescopio Hale dell’Osservatorio Palomar del Caltech nella contea di San Diego, in California. Si tratta della più lontana dimostrazione di comunicazione ottica. Dopo appena 50 secondi, la sonda ha ricevuto il segnale e lo ha ritrasmesso all’Osservatorio Palomar, anch’esso in California. Un successo.
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Lo Spazio profondo
A bordo della navicella Psyche, lanciata di recente, il Dsoc è configurato per inviare dati di prova ad alta larghezza di banda alla Terra durante i due anni di dimostrazione tecnologica, mentre Psyche viaggia verso la fascia principale di asteroidi tra Marte e Giove. Il Jet Propulsion Laboratory della Nasa, nel sud della California, gestisce sia Dsoc che Psyche.
Missione compiuta
La dimostrazione tecnologica ha raggiunto il “first light” nelle prime ore del 14 novembre dopo che il ricetrasmettitore laser di volo – uno strumento all’avanguardia a bordo di Psyche in grado di inviare e ricevere segnali nel vicino infrarosso – si è agganciato a un potente radiofaro laser di uplink trasmesso dall’Optical Communications Telescope Laboratory presso la Table Mountain Facility del Jpl vicino a Wrightwood, in California.
Il radiofaro di uplink ha aiutato il ricetrasmettitore a puntare il suo laser di downlink verso Palomar (che si trova a 100 miglia, o 130 chilometri, a sud di Table Mountain) mentre i sistemi automatici del ricetrasmettitore e delle stazioni a terra ne mettevano a punto il puntamento.
Comunicazioni ad alta velocità
“Il raggiungimento della first light è una delle tante tappe fondamentali del Dsoc nei prossimi mesi, che aprirà la strada a comunicazioni a più alta velocità di trasmissione di dati in grado di inviare informazioni scientifiche, immagini ad alta definizione e video in streaming a sostegno del prossimo gigantesco balzo dell’umanità: l’invio di esseri umani su Marte”, ha dichiarato Trudy Kortes, direttore delle dimostrazioni tecnologiche per lo Space Technology Mission Directorate nella sede centrale della Nasa a Washington.
I dati del test sono stati inviati simultaneamente attraverso i laser di uplink e downlink, una procedura nota come “chiusura del collegamento” che è un obiettivo primario dell’esperimento. Pur non trasmettendo i dati della missione Psyche, la dimostrazione tecnologica lavora a stretto contatto con il team di supporto alla missione Psyche per garantire che le operazioni del Dsoc non interferiscano con quelle del veicolo spaziale.