IL CASO

Aerospazio, Puglia e Campania sul piede di guerra sul futuro di Aerostrutture



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Scioperano i dipendenti per protestare contro il piano di riorganizzazione annunciato da Leonardo. L’assessora pugliese Serena Triggiani chiede un incontro urgente con i vertici dell’azienda e la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino invoca la difesa dei siti

Pubblicato il 13 nov 2024



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Incrociano le braccia e protestano i lavoratori dei quattro siti della divisione Aerostrutture di Leonardo. Scioperi negli stabilimenti di Grottaglie e Foggia in Puglia e Nola e Pomigliano D’Arco in Campania. I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato lo stato di agitazione contro le recenti dichiarazioni dell’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, che ha prospettato per il segmento Aerostrutture uno scorporo ed un’alleanza con altri partner industriali e finanziari.

Piano di riorganizzazione

“L’analisi – spiegano da Leonardo – è in via di elaborazione anche a livello complessivo di divisione Aerostrutture con scenari alternativi che prevederebbero l’introduzione di nuovi programmi, una conseguente ottimizzazione dei costi e della catena delle forniture per effetto volume” e “implicherebbero una trasformazione industriale, con un riposizionamento della struttura di costo e nuove opportunità di business, con un focus sulla diversificazione verso segmenti a maggiore redditività'”. “Questo ultimo scenario implicherebbe – ribadiscono da Leonardo – l’individuazione di partner finanziari e/o industriali”.

Vertice con l’azienda

“Ho già dato disposizione alla task force regionale per l’occupazione di convocare, di concerto con l’assessorato allo sviluppo economico, un incontro urgente con i vertici di Leonardo – ha dichiarato Serena Triggiani, assessore regionale pugliese alle crisi industriali -. L’ipotesi di scorporo della divisione Aerostrutture ci lascia alquanto sorpresi, a tratti sconcertati. In un settore strategico come l’aerospazio, e l’aeronautica civile in particolare, l’arretramento della mano pubblica con cessione a privati sarebbe un errore grave, dalle incerte conseguenze, incompatibile con le politiche industriali di sostegno allo sviluppo di cui il Paese e il Mezzogiorno hanno invece bisogno. Lo stabilimento di Grottaglie rappresenta una eccellenza produttiva e un asse portante del sistema economico-produttivo di Taranto e della Puglia intera che non può certo essere liquidato in questo modo. Preoccupazione subito raccolta dai sindacati”.

Difesa dei siti aerospaziali

“È dal mio primo ingresso in Consiglio regionale che mi batto per difendere i nostri siti aerospaziali e ora, a leggere le dichiarazioni del ceo di Leonardo si resta senza parole. Da un lato snocciola dati più che positivi per l’azienda, dall’altra annuncia la probabile cessione a terzi della divisione Aerostrutture”. Così Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto che ha aggiunto: “Siamo di fronte al compimento del disegno leghista di ammazzare il comparto dell’aerospazio campano, iniziato con lo scippo della sede legale e con la ripartizione del Gruppo Leonardo in divisioni, con le attività a più alto valore aggiunto a partire dal militare, tutte concentrate al Nord, e quelle a più alto rischio e minor rendimento come l’aeronautica civile, tutte concentrate al Sud”.

Eccellenze produttive a rischio

“Se Cingolani – ha continuato Ciarambino – pensa di voler attuare da subito una sorta di autonomia differenziata industriale, separando il Sud dal Nord e mettendo a rischio le nostre eccellenze produttive, bisogna che tutti agiscano per scongiurare questa visione che calpesta storia, professionalità e sacrifici della nostra industria aerospaziale in nome di logiche di cieco profitto”.

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