Successo per primo volo per il razzo New Glenn dell’americana Blue Origin. Un lancio che segna un punto di svolta per l’azienda del fondatore di Amazon Jeff Bezos nella sfida con la rivale SpaceX di Elon Musk e con il suo razzo Falcon 9.
Indice degli argomenti
Alto 98 metri
Alto 98 metri, quanto un edificio di circa 30 piani, per un diametro di sette, il New Glenn è decollato con successo dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida, nonostante le condizioni meteorologiche non fossero ottimali.
Questo razzo è stato progettato per trasportare molti carichi contemporaneamente, rilasciandoli su orbite diverse. Il suo secondo stadio è infatti equipaggiato con la piattaforma Blue Ring, progettata per trasportare satelliti fino a un carico complessivo di tre tonnellate.
Starlink vs Kuiper
È vero che non è una gara imminente perché il New Glenn dovrà affrontare altri test, soprattutto per dimostrare la capacità di rientrare a Terra e di essere quindi recuperato.
Ma lo scenario futuro è quello di due aziende private in competizione tra loro, con l’orbita terrestre sarà probabilmente il principale campo di gara, considerando le gigantesche costellazioni di satelliti Starlink che SpaceX sta lanciando da anni e la costellazione Amazon Kuiper, appena agli inizi, che l’arrivo del New Glenn potrebbe accelerare notevolmente.
Decollo da Cape Canaveral
Nella Space Force Station di Cape Canaveral il conto alla rovescia è stato interrotto ben due volte, la seconda delle quali perché un’imbarcazione era entrata in una zona troppo vicina alla base di lancio. Con oltre un’ora di ritardo, alla fine il New Glenn è partito e ha affrontato il suo primo test in volo, necessario per ottenere la certificazione da parte del National Security Space Launch, il programma americano teso a garantire l’accesso sicuro all’orbita terrestre.
La separazione dei due stadi del razzo è avvenuta correttamente e il secondo stadio ha proseguito la corsa verso l’orbita, che ha raggiunto correttamente salutato da una vera e propria ovazione da parte dei tecnici della Blue Origin.
L’obiettivo della missione
“Il nostro obiettivo principale oggi è raggiungere l’orbita in sicurezza – ha scritto Blue Origin in un post su “X” poco prima del lancio -. Tutto ciò che va oltre è la ciliegina sulla torta. Sappiamo che far atterrare il booster al nostro primo tentativo al largo dell’Atlantico è ambizioso, ma ci stiamo provando. Non importa che cosa accadrà, impareremo, perfezioneremo e applicheremo quella conoscenza al nostro prossimo lancio”. Non sono mancate le congratulazioni di Musk, postate su “X” e indirizzate a Bezos, “per avere raggiunto l’orbita al primo tentativo”.
Flop di Starship
Poche ore dopo la celebrazione di questa missione, è arrivata una brutta notizia per SpaceX: nel suo settimo test di volo la capsula della nave spaziale Starship è esplosa e i suoi detriti sono finiti in mare. Dopo circa otto minuti di missione, l’azienda di Musk ha perso le comunicazioni con Starship e i tecnici addetti al lancio hanno dichiarato che il veicolo spaziale è andato distrutto.