L’industria dell’energia solare nello Spazio del Regno Unito si sta preparando per il decollo grazie a un investimento multimilionario del governo per sviluppare una tecnologia all’avanguardia.
In un discorso alla London Tech Week, il segretario per la sicurezza energetica, Grant Shapps, ha annunciato che le principali università e società tecnologiche della Gran Bretagna riceveranno finanziamenti pubblici per una somma di 4,3 milioni di sterline per promuovere l’innovazione nel settore.
Indice degli argomenti
Un passo verso il futuro
L’energia solare spaziale raccoglie energia dal Sole utilizzando pannelli montati sui satelliti ed è trasmessa in modo sicuro sulla Terra tramite una tecnologia wireless.
Questa tecnologia – che è nelle prime fasi di sviluppo – ha un enorme potenziale per aumentare la sicurezza energetica del Regno Unito, per ridurre la necessità di combustibili fossili e per abbattere le bollette domestiche fornendo energia solare tutto l’anno, poiché il sole è visibile per oltre il 99% del tempo.
10 Gw di elettricità l’anno
Uno studio del 2021 ha rilevato che l’energia solare spaziale potrebbe generare fino a 10 Gw di elettricità all’anno entro il 2050, un quarto dell’attuale domanda di elettricità del Regno Unito. Potrebbe creare un’industria multimiliardaria, con 143.000 posti di lavoro in tutto il Paese, sostenendo una delle priorità del primo ministro per far crescere l’economia.
La Gran Bretagna è tra diversi Paesi, tra cui Giappone e Stati Uniti, impegnati nello sviluppo dell’energia solare dallo Spazio. All’inizio di questo mese, gli scienziati del California Institute of Technology hanno affermato di essere stati i primi al mondo ad aver trasmesso con successo l’energia solare alla Terra dallo Spazio.
Energia più pulita e sicura
Il segretario di Stato per la sicurezza energetica e Net Zero, Grant Shapps, ha detto che il Regno Unito deve spingersi “dove nessun Paese è mai giunto prima, aumentando la nostra sicurezza energetica ottenendo energia direttamente dallo Spazio. Stiamo facendo un passo da gigante sostenendo lo sviluppo di questa tecnologia e mettendoci in prima fila in questo settore in rapida crescita. Vincendo questa nuova corsa allo Spazio, possiamo trasformare il modo in cui alimentiamo la nostra nazione e fornire energia più economica, più pulita e più sicura per le generazioni a venire”.
Gli 8 progetti finanziati
Gli 8 progetti a cui sarà assegnato il finanziamento della Space Based Solar Power Innovation Competition del governo, parte del portafoglio Net Zero Innovation da 1 miliardo di sterline, sono i seguenti: l’Università di Cambridge riceverà oltre 770.000 sterline per sviluppare pannelli solari ultraleggeri in grado di sopravvivere a lunghi periodi in ambienti ad alta radiazione come le condizioni nello spazio; la Queen Mary University di Londra beneficerà di oltre 960.000 sterline per sviluppare un sistema di trasmissione di energia wireless per trasmettere l’energia solare dai satelliti alla Terra; la MicroLink Devices Uk Ltd di Port Talbot nel Galles meridionale ha già ottenuto oltre 449.000 sterline per sviluppare la prossima generazione di pannelli solari leggeri e flessibili, che potrebbero essere utilizzati per i satelliti solari. E ancora: l’Università di Bristol incasserà oltre 353.000 sterline per produrre una simulazione della capacità di trasferimento di energia via wireless; alla Satellite Applications Catapult Ltd di Didcot andranno oltre 999.000 sterline per un esperimento per testare la gestione elettronica e la qualità del raggio della sua tecnologia per le antenne satellitari spaziali. La stessa società avrà anche più di 424.000 sterline per un altro progetto per studiare come far progredire la diffusione commernciale dell’energia solare spaziale; all’Imperial College di Londra andranno oltre 295.000 sterline per uno studio al fine di valutare i principali vantaggi e impatti del solare spaziale; Edf Energy R&D Uk Centre Ltd riceverà oltre 25.000 sterline per uno studio per migliorare la conoscenza del valore dell’introduzione dell’energia solare spaziale nella rete del Regno Unito.