D-Orbit, azienda lombarda leader di mercato nei servizi di logistica e trasporto spaziale, ha siglato un contratto di servizi di lancio con Pale Blue, un’azienda giapponese specializzata in sistemi di propulsione versatili e a base d’acqua, adatti a veicoli spaziali che vanno dai CubeSat 3U ai satelliti di 700 kg di massa. Lo rende noto la stessa società di Como.
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Doppia missione
In base all’accordo, D-Orbit condurrà una missione di validazione in orbita dei propulsori ionici innovativi a base d’acqua di Pale Blue utilizzando il proprio veicolo di trasferimento orbitale, Ion Satellite Carrier.
Il contratto include l’integrazione di due sistemi di propulsione a bordo di Ion Satellite Carrier di D-Orbit e copre anche il periodo operativo. Le missioni sono programmate per il lancio a giugno e ottobre 2025.
Sostenibilità spaziale
“La tecnologia di propulsione a base d’acqua si allinea perfettamente con l’impegno di D-Orbit verso operazioni spaziali sostenibili – ha detto Renato Panesi, co-fondatore e Cco di D-Orbit -. Grazie alla nostra consolidata esperienza in dimostrazioni in orbita e alla comprovata versatilità di Ion Satellite Carrier, siamo lieti di supportare Pale Blue nello sviluppo della loro soluzione di propulsione innovativa”.
Sistemi ad acqua
La missione servirà a validare due sistemi di propulsione di Pale Blue. Questi sistemi a base d’acqua offrono un’alternativa sicura, economica e rispettosa dell’ambiente rispetto ai tradizionali propulsori spaziali, eliminando la necessità di stoccaggio ad alta pressione e garantendo al contempo alti livelli di prestazioni.
Soluzione innovativa
“Siamo estremamente entusiasti di condurre la dimostrazione in orbita del primo propulsore ionico al mondo basato sull’acqua, una soluzione innovativa e sostenibile per l’industria spaziale – ha dichiarato Jun Asakawa, co-fondatore e ceo di Pale Blue -. Collaborando con D-Orbit, stiamo compiendo un passo significativo per validare le prestazioni e l’affidabilità della nostra tecnologia di propulsione. Questa collaborazione ci permetterà di soddisfare la crescente domanda contribuendo alla sostenibilità spaziale. Siamo fiduciosi che il nostro sistema di propulsione a base d’acqua ridefinirà il futuro delle missioni satellitari e aprirà nuove possibilità per l’esplorazione dello spazio”.