14,3 miliardi di euro di risorse del Pnrr a cui si aggiungono 1,4 miliardi del Fondo complementare. Tre riforme da mettere in campo per un totale di 71 traguardi e obiettivi (appena 2 quelli da conseguire nel 2021) e 9 voci di investimento. Questi i numeri in capo al Ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao messi nero su bianco nella Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr (QUI IL DOCUMENTO DEL GOVERNO) presentata dal Governo nei giorni scorsi, in cui sono evidenziate anche le scadenze per gli anni a venire.
Indice degli argomenti
Supporto alla trasformazione della PA locale: 155 milioni
È prevista la creazione di una struttura di supporto alla trasformazione composta da un team centrale (con competenze di Pmo, amministrazione/gestione delle forniture e competenze tecniche sui principali “domini” interessati) affiancato da unità di realizzazione che si interfacciano con i fornitori locali delle PA. Il supporto esterno alle amministrazioni locali è preconfigurato in “pacchetti di migrazione”, definiti su aggregazioni di comuni. Il Dipartimento ha predisposto un piano di assunzioni e sta procedendo alle prime selezioni. In secondo luogo, sarà creata una nuova società (“NewCo”) dedicata a Software development & operations management, focalizzata sul supporto alle amministrazioni centrali nello sviluppo degli applicativi.
Infrastrutture digitali: 900 milioni
Per prima cosa è stata pubblicata la strategia nazionale “Cloud First”. Inoltre è stato pubblicato il Regolamento dell’Agenzia per l’Italia digitale su cloud e data center attuativo della Riforma 1.3 e strumentale all’avvio del Polo strategico nazionale (PSN). Infine, è avviato il percorso di realizzazione del Psn attraverso partnership pubblico-privata. L’assegnazione della gara per la realizzazione del Psn si concluderà entro il 2022.
Abilitazione e facilitazione al Cloud: 1.000 milioni
Sono in corso di definizione i lump sum propedeutici alla pubblicazione degli avvisi che consentiranno alle amministrazioni locali di accedere ai finanziamenti. Si prevede che gli avvisi saranno pubblicati entro la prima metà del 2022.
Dati e interoperabilità: 646 milioni
Distinto in due sub-investimenti. Entro la fine del 2021 è previsto l’avvio della sperimentazione e il coinvolgimento delle amministrazioni pilota nell’utilizzo della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd). Sono state emanate Linee guida dell’Agid tecniche e di sicurezza su interoperabilità utili alla definizione della piattaforma e quelle sull’interoperabilità Pdnd, come previsto dalla Riforma 1.3; inoltre, sono disponibili le infrastrutture per le prime funzionalità.
Servizi digitali e cittadinanza digitale: 2.013 milioni
L’investimento comprende sei sub-investimenti. Relativamente al sub-investimento “miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali” è in corso di sottoscrizione l’accordo di collaborazione fra il Dipartimento per la transizione digitale e Agid; relativamente al sub-investimento “piattaforme e applicativi” e “piattaforma notifiche” è in corso di sottoscrizione la convenzione con PagoPA. Relativamente al sub-investimento Anagrafi, a novembre è stata attivata la piattaforma dalla quale è possibile scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita, per proprio conto o per un componente della propria famiglia, senza bisogno di recarsi allo sportello. Da ultimo, relativamente al sub-investimento “Mobility as a service for Italy” si è concluso il bando per la manifestazione di interesse da parte delle città pilota ed è in corso il bando per la selezione delle suddette, che si concluderà entro il primo semestre del 2022.
Cybersecurity: 623 milioni
È stato sottoscritto l’accordo tra il Dipartimento per la trasformazione digitale e l’Agenzia per la cybersecurity italiana (in veste di soggetto attuatore per l’intero investimento). Nel corso del 2022 saranno adottate le iniziative attuative dell’accordo di collaborazione.
Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali: 611 milioni
distinto in 7 sub-investimenti (riferiti rispettivamente a Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia, Ministero della Difesa, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro (Inail), Consiglio di Stato e Guardia di Finanza). Al riguardo si segnala che sono stati sottoscritti gli accordi con il Ministero dell’Interno (15 dicembre 2021), con Inps (9 dicembre 2021), con Inail (10 dicembre 2021) con il Ministero della giustizia (14 dicembre 2021) e con il Consiglio di Stato (15 dicembre 2021) e sono in corso di finalizzazione gli altri.
Competenze digitali di base: 195 milioni
Articolato in due subinvestimenti: Servizio civile digitale e Reti di servizi di facilitazione digitale. È stato sottoscritto l’accordo con il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale ed emanato il primo avviso. Relativamente al sub-investimento “Reti di facilitazione digitale” è in corso di definizione il modello operativo da condividere con le Regioni nel corso del primo trimestre 2022.
Reti ultraveloci banda ultra-larga e 5G: 6.708 milioni
include 5 subinvestimenti: Piano Italia a 1Giga, Piano Italia 5G, Piano Scuola connessa, Piano Sanità connessa e Piano Collegamento Isole minori. È stata sottoscritta la convenzione con il soggetto attuatore Infratel e le gare saranno aggiudicate entro giugno 2022.
Tecnologie satellitari ed economia spaziale: 1.487 milioni
si compone di 4 sub-investimenti: Satcom, Osservazione della Terra, Space Factory e accesso allo spazio, In Orbit economy e Space Traffic Management. A valle della ricezione della delega formale sulle politiche spaziali e la piena titolarità sugli interventi in ambito spazio del Pnrr intervenuta in settembre si è provveduto a programmare i passi attuativi. Dopo i passaggi autorizzativi in Comint è in corso di sottoscrizione un accordo attuativo con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che individua in quest’ultima il soggetto attuatore delle progettualità di osservazione della terra e accesso allo spazio. Sono state programmate le ulteriori azioni attuative con l’Asi che si concluderanno entro il primo trimestre 2022 per raggiungere le prime milestone a marzo 2023 con l’aggiudicazione di tutti i bandi.