Lo spazioporto di Grottaglie “Criptaliae Spaceport” fa i primi passi concreti con la definizione delle opere necessarie e la creazione di un consorzio deputato a realizzarle nei tempi previsti. Si è infatti riunito per la prima volta il 27 gennaio presso la sede dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (Enac) il tavolo istituzionale composto da Regione Puglia, Ministero delle Infrastutture e della Mobilità Sostenibili, Stato Maggiore dell’Aeronautica, Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo (Enav), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), Marina Militare e Aeroporti di Puglia. A presiedere la riunione c’erano il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma e il direttore generale, Alessio Quaranta con la presenza anche del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Tutti gli enti che hanno partecipato hanno condiviso la visione dell’Enac che prevede la costituzione di un consorzio apposito per la gestione dell’infrastruttura e si sono impegnati a definire, nel breve periodo, le opere da realizzare individuando i canali di finanziamento necessari per costruire il ‘Criptaliae Spaceport’ e renderlo il polo di eccellenza per i voli suborbitali, la Advaced Air Mobility (Aam) e l’innovazione tecnologica, così come previsto dal Piano Strategico Nazionale sulla nuova mobilità aerea, dalle direttive del ministro Enrico Giovannini per l’attuazione della ‘New Space Economy’ ed in vista del nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti, la cui stesura è stata affidata all’Enac su mandato del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. L’obiettivo è prepararsi in anticipo alle previsione di crescita del settore aerospaziale consolidando la posizione di leadership dell’Italia e creando le condizioni di un ecosistema nazionale dell’aerospazio capace di innescare importanti risvolti in tema di ricerca, economia ed occupazione.
“L’avvio del tavolo istituzionale con la nostra proposta di costituire un consorzio tra tutti gli attori principali del Grottaglie Spaceport – dichiara il Presidente Pierluigi Di Palma – identifica nel progetto denominato Criptaliae Spaceport e, più in generale, nella Regione Puglia, il laboratorio ideale dell’aerospazio nazionale. Rappresenta solo la punta di un iceberg di un polo tecnologico integrato. L’obiettivo è quello di garantire al nostro Paese un ruolo leader nel settore dell’innovazione tecnologica aerospaziale e conseguire l’insediamento di imprese pronte a scommettere nel futuro prossimo del trasporto aereo nello scalo di Grottaglie, trasformando un luogo del Sud Italia in un polo di eccellenza, centro di interesse globale, con le relative ricadute occupazionali ed economiche e lo sviluppo di elevate professionalità in tutti gli ambiti che compongono il comparto”.
“All’inizio ricordo che qualcuno mi raffigurava con la tuta di astronauta – ha dichiarato il presidente della Puglia, Michele Emiliano – dicendo che stavo sognando. Invece abbiamo fatto bene ad insistere, perché l’Italia e l’Unione europea credono nella realizzazione dello spazioporto di Grottaglie. Grazie al volo suborbitale riusciremo ad abbreviare i tempi in maniera straordinaria, ad una velocità che oggi è impensabile. Questo processo avrà ricadute immense nel medio e lungo periodo, perché farà crescere le università, le aziende, il turismo, il prestigio internazionale. Avrà una funzione molto importante anche nella gestione dei satelliti, che rappresentano il futuro per le telecomunicazioni, le previsioni del tempo, la domotica urbana, il funzionamento della sicurezza dei trasporti e tante altre cose. Dunque, c’è un insieme di cose che poi si sposa con l’industria aerospaziale pugliese che fabbrica già droni e satelliti.