Llama, il modello di intelligenza artificiale open source di Meta, va nello Spazio. L’azienda americana Booz Allen ha collaborato con la nota società di social network per distribuire la versione 3.2 del sistema di AI. Llama decolla con destinazione la Stazione spaziale internazionale (Iss), dove nei suoi laboratori gli astronauti in orbita bassa conducono ricerche scientifiche non eseguibili sulla Terra.
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Perché Llama
Essendo una piattaforma open source, Llama offre una maggiore flessibilità e può essere scaricata e distribuito su dispositi senza accesso a Internet. Non c’è bisogno di trasferire i dati attraverso una società di AI per l’elaborazione – contribuendo a proteggere questo ambiente altamente sensibile – e nemmeno di connettersi ai computer sulla Terra, il che è importante dal momento che Internet non è disponibile sulla Iss.
Costi ridotti e flessibilità
Inoltre, i costi ridotti e l’adattabilità di Llama, resi possibili dai “model weights” (i valori numerici che determinano il modo in cui Llama prende le decisioni) disponibili pubblicamente, sono utili in un ambiente come il National Laboratory della Iss, dove i ricercatori devono essere in grado di rispondere rapidamente alle nuove condizioni e mantenere i progetti nel rispetto del budget.
Tecnologia all’avanguardia
Lo stack tecnologico utilizzato per Space Llama riunisce A2E2 (AI for Edge Environments) di Booz Allen, lo Spaceborne Computer-2 di Hewlett Packard Enterprise (Hpe), l’elaborazione accelerata di Nvidia, che consente di operare con una potente IA direttamente sulla Iss, e le capacità di AI di visione Llama di Meta.
Efficienza energetica
Utilizzando un sistema compatto ed efficiente dal punto di vista energetico, simile a quelli utilizzati nei satelliti, il team ha accelerato le attività di AI da minuti a poco più di un secondo utilizzando modelli messi a punto con il software Nvidia Cuda e le sue librerie di accelerazione, fra cui cuDnn e cuBlas.
Grazie a questo stack tecnologico, che si ritiene sia il primo del suo genere utilizzato al di là della Terra, gli astronauti saranno in grado di sfruttare i vantaggi delle tecnologie digitali per la ricerca, la rapidità delle decisioni e l’accesso agile ai dati senza dover gestire il rischio di perdere la connettività.
AI generativa e multimodale
Space Llama includerà sia l’AI generativa che quella multimodale. Potrà essere utilizzata per aiutare gli astronauti a recuperare facilmente informazioni da documenti tecnici di riferimento e istruzioni, senza bisogno di Internet.
Space Llama si basa sul successo di Booz Allen nell’implementazione e nel funzionamento di un modello linguistico generativo AI di grandi dimensioni (Llm) nello Spazio utilizzando lo Spaceborne Computer-2 di Hpe sulla Iss nell’agosto 2024.
Innovazione spaziale
“L’innovazione spaziale – dice Bill Vass, chief technology officer di Booz Allen – è stata storicamente limitata dalla dipendenza dalla connettività terrestre per le capacità di calcolo e di comunicazione. Space Llama ci spinge verso un futuro di scienza spaziale, di scoperte e di capacità di operare nello Spazio anche in missioni lontane”.