LA SPERIMENTAZIONE

Large language model a bordo dell’Iss: via ai test di Booz Allen



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La soluzione basata sull’intelligenza artificiale generativa è stata caricata il primo  agosto sullo Spaceborne Computer-2 di HPE sulla stazione spaziale internazionale

Pubblicato il 8 ago 2024



ISS

Booz Allen Hamilton, fornitore leader di artificial intelligence (AI) per il governo federale degli Stati Uniti, ha annunciato il successo dell’implementazione e del funzionamento di un modello linguistico generativo di Ai di grandi dimensioni (Llm – large language model) nello Spazio, utilizzando lo Spaceborne Computer-2 di Hewlett Packard Enterprise (Hpe) a bordo del laboratorio della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Si ritiene che questo Llm sia il primo distribuito in orbita e che un giorno possa aiutare gli astronauti a utilizzare l’AI generativa senza dipendere da una connessione a Internet da Terra.

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AI in orbita

“Siamo all’avanguardia in questo segmento e siamo impegnati ad ampliare i confini di ciò che è possibile fare con l’AI e altre tecnologie mission-critical nello Spazio – ha detto Chris Bogdan, executive vice president di Booz Allen -. L’AI generativa nello Spazio è davvero la nuova frontiera e questa capacità sblocca il potenziale dell’intelligenza generativa in orbita per integrare e sviluppare soluzioni mission-critical ed è in linea con la missione di Booz Allen di costruire soluzioni di AI guidate dall’uomo da cui la nostra nazione trarrà beneficio”.

I test sull’Iss

Ispirandosi ai primi quattro voli dei fratelli Wright di oltre 120 anni fa, Booz Allen, in coordinamento con Hpe, ha caricato con successo l’Llm sul National Lab della Iss come parte di un esperimento di payload orientato al futuro.

“Quando i millisecondi contano, l’intelligenza artificiale in orbita diventa un must”, ha dichiarato Dan Wald, principal AI solutions architect per le applicazioni spaziali di Booz Allen. “Questo proof-of-concept in attesa di brevetto dimostra la capacità di Booz Allen di implementare tecniche di artificial intelligence generativa all’avanguardia”. Per Wald, se è possibile implementare l’AI generativa nello Spazio, allora “possiamo farlo ovunque”.

Sviluppata rapidamente nell’arco di otto settimane, questa applicazione di large language model, che si basa su anni di ingenti investimenti infrastrutturali da parte di Hpe e dell’Iss, può svolgere un ruolo nuovo e cruciale nel fornire la data ingestion in un ambiente con condizione estreme come lo Spazio.

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