È una svolta per le applicazioni satellitari in grado di supportare l’elaborazione avanzata di sensori, intelligenza artificiale e apprendimento automatico nello Spazio. L’ultima innovazione di Alpha Data si chiama Adm-Vb630 per la progettazione, lo sviluppo e l’implementazione in ambito spaziale.
Indice degli argomenti
Analisi dei dati
L’Adm-Vb630 consente uno sviluppo rapido e conveniente e una prototipazione rapida. È ideale per l’elaborazione avanzata dei sensori di bordo, supportando la crescente domanda di analisi dei dati nelle costellazioni satellitari in espansione.
La Guida Essenziale a ChatGPT per il 2025
AI in orbita
Porta inoltre nello Spazio capacità di intelligenza artificiale e apprendimento automatico, aprendo nuove possibilità per l’intelligenza in orbita.
L’Adm-Vb630 facilita applicazioni quali il rilevamento di anomalie a bordo e la pre-elaborazione dei dati dei sensori, apportando vantaggi a settori quali l’osservazione della Terra, l’agricoltura, la silvicoltura e il rilevamento delle perdite, oppure potrebbe migliorare l’elaborazione del segnale e le comunicazioni satellitari, garantendo una maggiore precisione nelle soluzioni Pnt (posizione, navigazione e temporizzazione) e di connettività.
Riconfigurazione in orbita
“L’Adm-Vb630 rappresenta un significativo passo avanti nella riconfigurazione in orbita e nell’inferenza AI ad alte prestazioni e bassa latenza nello Spazio – ha affermato Ken O’Neill, architetto dei sistemi spaziali di Amd -. Il suo design robusto e le capacità di intelligenza artificiale stanno contribuendo a potenziare la prossima generazione di applicazioni spaziali, dall’osservazione della Terra alle comunicazioni satellitari avanzate”.
Soluzione potente ed efficiente
“Alpha Data continua a superare i confini della tecnologia di elaborazione riconfigurabile con capacità spaziale con Adm-Vb630, offrendo una soluzione potente ed efficiente per le applicazioni satellitari di prossima generazione – ha detto Andrew McCormick, direttore tecnico e cto di Alpha Data -. Abilitando l’intelligenza artificiale e l’elaborazione avanzata dei sensori nello spazio, stiamo aprendo nuove frontiere per l’intelligence in orbita e per le applicazioni mission-critical”.