Crescerà la domanda di piccoli satelliti. Lo prevede Analysys Mason, che traccia l’evoluzione dello scenario per i prossimi anni. Un futuro in cui i produttori e gli operatori di satelliti sperimenteranno diversi progetti, come i piccoli Geo (geostazionari), prima di scegliere quello più efficiente. “Gli operatori emergenti sono entrati in questo mercato altamente competitivo e hanno annunciato diverse nuove piattaforme che ampliano l’offerta di satelliti di massa inferiore a 1000 kg”, osservano dalla società di consulenza, aggiungendo che i costi più bassi consentono di intercettare clienti che in precedenza non pensavano di acquistare satelliti Geo.
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Il caso Lockheed Martin
Un segnale chiaro di questa tendenza arriva dai grandi operatori: Lockheed Martin ha scelto di ampliare la propria offerta investendo nella produzione di piccoli satelliti per comunicazioni. Il colosso americano, in un primo momento, aveva fatto un’offerta per l’acquisto di una quota maggioranza di Terran Orbital, ma poi l’ha ritirata. Tuttavia, rimane ancora il principale cliente dell’azienda di Boca Raton (Florida).
Queste due aziende hanno probabilmente gli occhi puntati sugli oltre 150 satelliti per comunicazioni Geo che saranno ordinati nel prossimo decennio. Inoltre, Analysys Mason prevede che un ordine su tre riguarderà satelliti geostazionari con una massa inferiore a 1000 kg.
La piccola piattaforma Geo di Ohb
Durante il recente calo degli ordini di satelliti Geo, i piccoli produttori hanno subito pressioni per soddisfare le richieste più rapidamente tra la fase di progettazione e il loro lancio. Questo è un importante elemento di differenziazione per produttori come Ohb, che ha sviluppato una piccola piattaforma Geo con l’Agenzia spaziale europea (Esa) e vanta di poter offrire, rispetto ad altri produttori, tempi di integrazione più brevi, costi inferiori e sistemi più semplici che riducono i rischi del programma.
Ridurre i tempi di consegna
La californiana Astranis sostiene che il periodo da ordine a lancio è di 18-24 mesi e prevede di lanciare quattro satelliti nel 2024. L’azienda di San Francisco ha stipulato accordi con operatori in Messico, Filippine e Thailandia e la sua attività si basa sull’affitto di capacità satellitare dai satelliti che costruisce e possiede. In questo modo, riduce gli sforzi di investimento dei suoi clienti, che spesso si trovano in aree in cui le reti in fibra non soddisfano la crescente domanda di connessioni Internet a banda larga.