osservazione della terra

In orbita il terzo Sentinel-2. Urso: “Nuovo successo italiano”



Indirizzo copiato

A bordo dell’ultimo razzo Vega fornirà dati ad alta risoluzione essenziali per Copernicus, Il presidente dell’Asi, Valente: “Aperta la strada al posizionamento di nuove classi di satelliti in orbita bassa. Grazie al contributo dell’Italia, di Avio in particolare, abbiamo dato all’Europa una capacità che nel 2012 sembrava una sfida ardua”

Pubblicato il 5 set 2024



Adolfo Urso 13

Il terzo satellite Sentinel-2C è stato lanciato a bordo dell’ultimo razzo Vega dallo spazioporto europeo nella Guyana francese. Sentinel-2C fornirà dati ad alta risoluzione essenziali per Copernicus, il principale programma europeo di osservazione della Terra.

La missione Copernicus Sentinel-2C dell’Esa (Agenzia spaziale europea) fornisce immagini ottiche ad alta risoluzione per una vasta gamma di applicazioni, tra cui il monitoraggio delle terre, delle acque e dell’atmosfera. L’ingresso in orbita di Sentinel-2C comporterà la sostituzione di Sentinel-2A, dopo un breve periodo di osservazioni congiunte.

Urso: “Leadership dell’Italia nell’autonomia spaziale Ue”

“Un nuovo successo italiano ed europeo nel settore dello Spazio che ci riempie di orgoglio – ha affermato ministro per le Imprese e Made in Italy con delega all’aerospazio, Adolfo Urso -. Il lancio di stanotte del vettore Vega realizzato dalla nostra Avio, conferma la leadership dell’Italia nell’assicurare l’accesso autonomo dell’Europa allo Spazio, compiendo un altro passo decisivo nel progresso dell’osservazione della Terra. Italia sempre più protagonista”.

Nuova classe di satelliti in orbita bassa

“A dodici anni di distanza, oggi il razzo Vega ci saluta e lascia il campo alle future versioni già pronte che molto presto saliranno sulla rampa di lancio – ha detto Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale Italiana -. Il piccolo lanciatore è diventato un sistema di lancio maturo e ciò ha aperto la strada al posizionamento di nuove classi di satelliti in orbita bassa. Grazie al contributo dell’Italia, Avio in particolare, abbiamo dato all’Europa una capacità che nel 2012 sembrava una sfida ardua. Ora il mercato dei medi e piccoli satelliti è una realtà avvolgente e in forte espansione”.

Osservazione della Terra, passo avanti

“Il lancio odierno si corona con la messa in orbita di Sentinel-2C del programma europeo Copernicus, cui l’Italia contribuisce in modo sostanziale – ha aggiunto Valente -. Un arrivo che segna un passo nella capacità di osservare la Terra con la fornitura di informazioni vitali per il monitoraggio di molte risorse del nostro pianeta. La nuova Sentinella rafforzerà le attività dei due gemelli già in orbita. Le immagini multispettrali che riceveremo ci permetteranno di avere dati essenziali per monitorare parti anche remote della Terra, supportare una agricoltura di precisione e molto altro ancora. L’Europa oggi è sempre più protagonista, anche grazie all’integrazione con i sistemi satellitari italiani, nella fornitura di dati straordinari per la gestione della sostenibilità e delle risorse dell’intero globo”.

Sguardo al futuro

“Con il successo della messa in orbita di Copernicus Sentinel-2C, il lanciatore Vega ha dimostrato ancora una volta la sua versatilità e le sue prestazioni uniche, in tutti i suoi 12 anni di attività – ha commentato Stéphane Israël, ceo di Arianespace -. Con Sentinel-2C, Arianespace avrà lanciato con successo 5 satelliti Sentinel per il programma Copernicus, dimostrando più che mai il nostro impegno a utilizzare lo spazio per una vita migliore sulla Terra. Ora siamo entusiasti di preparare con Avio e l’Esa il ritorno in volo del Vega C per Sentinel-1C”.

Pietra miliare per Avio

Questo lancio rappresenta anche un’importante pietra miliare per Avio, essendo il volo di addio di Vega – ha dichiarato Giulio Ranzo, ceo di Avio -. L’eredità del lanciatore continuerà con il suo successore Vega C e in futuro con Vega E. La famiglia di lanciatori Vega rappresenta oggi la capacità dell’Europa di accedere allo spazio per carichi utili leggeri e medi in orbita bassa terrestre e continuerà a essere un asset strategico per clienti privati e istituzioni”.

Sostenibilità del Pianeta

“Questa missione conferma ulteriormente il ruolo di Copernicus quale programma chiave per contribuire alle sfide mondiali del cambiamento climatico e dell’ambiente, ma anche per assicurare la continuità dei dati vitali per supportare l’agricoltura, le foreste, il monitoraggio marittimo e molti altri settori. Insieme, stiamo consolidando l’impegno dell’Europa verso un futuro sostenibile, fornendo ai decisori gli strumenti necessari per proteggere il nostro pianeta”, ha evidenziato Simonetta Cheli, direttrice dei Programmi per l’osservazione della Terra dell’Esa.

 

Articoli correlati

Articolo 1 di 4