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Smallsat, ecco le 10 startup da tenere sott’occhio



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Secondo Seraphim Space da aprile a giugno queste aziende hanno raccolto 2,41 miliardi di dollari in finanziamenti da parte di investitori globali, segnando il terzo trimestre consecutivo di crescita. Una lista delle più gettonate

Pubblicato il 7 ago 2024



Satcom Gsoa

Da aprile a giugno di quest’anno, le startup spaziali hanno ricevuto 2,41 miliardi di dollari di finanziamenti da investitori globali. È il terzo trimestre consecutivo di crescita dei finanziamenti, stando a una recente analisi di Seraphim Space.

Il sito americano Via Satellite ha selezionato le 10 startup Smallsat da tenere d’occhio. Si tratta di un gruppo di aziende innovative in ascesa nell’arena degli smallsat nei primi round di finanziamento o di prefinanziamento. L’elenco rappresenta le aziende di tutto il mondo che hanno suscitato l’interesse degli investitori. Startup che si sono specializzate in una nicchia di mercato o hanno raggiunto le pietre miliari della tecnologia. L’elenco di quest’anno comprende aziende dall’Australia alla Corea del Sud, alla Finlandia e alla Francia.

Salvare il clima con Airmo

Airmo è una startup tedesca che utilizza la tecnologia spaziale a beneficio del clima, fornendo dati sulle emissioni di gas serra dallo Spazio. Guidata dalla fondatrice e ceo Daria Stepanova, l’azienda ha l’obiettivo di diventare il faro nella rendicontazione delle emissioni di carbonio. Fondata nel 2022, Airmo ha raccolto 5,2 milioni di euro in un finanziamento pre-seed lo scorso anno.

Comunicazioni laser con Astrogate

Astrogate Labs, con sede a Bengaluru, sta lavorando per avere un impatto sulla nascente industria spaziale commerciale indiana, progettando un sistema di comunicazione laser per piccoli satelliti. L’azienda sostiene che il suo terminale laser Astro-Link, progettato per cubesat e nanosat, può supportare un downlink fino a 1 Gbps.

Lotta ai detriti: la sfida di Dark

Dark è una società francese di sicurezza e protezione in orbita per le aziende spaziali. L’azienda ha sviluppato Interceptor, un sistema che consente di accedere a qualsiasi punto dell’orbita terrestre bassa in meno di 24 ore per rimuovere oggetti pericolosi e prevenire la diffusione di detriti spaziali. Dark si è già assicurata contratti per diversi milioni di dollari con il governo francese e con il Cnes, l’Agenzia spaziale francese.

I dati per le polizze grazie a Delos

Delos Insurance Solutions, con sede in California, si propone di utilizzare algoritmi per analizzare le immagini satellitari e le previsioni meteorologiche ad alta risoluzione per aiutare le compagnie assicurative che forniscono assicurazioni a proprietari di case e imprese. Ora Delos utilizza anche dati per prevedere il rischio di incendi.

Le antenne di FreeFal Aerospace

Le soluzioni di antenna a basso costo sono fondamentali per espandere la portata della connettività satellitare. FreeFall Aerospace (sede a Tucson, Arizona), fondata da Doug Stetson e Chris Walker, si sta impegnando in questa direzione, proponendo antenne uniche per piccoli veicoli spaziali e stazioni di terra.

Il “bus” satellitare di K2 Space

Sebbene non sia tecnicamente una startup “smallsat”, K2 Space di Los Angeles sta adottando un nuovo approccio alla produzione di satelliti, costruendo un bus satellitare di grandi dimensioni progettato per offrire la massa del carico utile, la potenza e il volume degli attuali satelliti di grandi dimensioni al prezzo dei piccoli satelliti. All’inizio di quest’anno K2 ha raccolto un finanziamento di 50 milioni di dollari.

Nano satelliti di Nara Space

Nara Space è uno dei nuovi operatori più chiacchierati nel mercato spaziale commerciale della Corea del Sud. L’azienda, fondata nel 2015, fornisce servizi completi end-to-end per nano e micro-satelliti, dalla progettazione e produzione di satelliti alle operazioni di missione e ai servizi di immagini a valore aggiunto.

Stazioni di terra Quasar

Con sede a Sydney, in Australia, Quasar Satellite Technologies lavora per migliorare l’accesso alle stazioni di terra e il monitoraggio delle radiofrequenze. L’azienda offre un sistema di stazione di terra digitale e multibeam phased array, una tecnologia sviluppata dall’agenzia scientifica nazionale australiana Csiro.

Software targati ReOrbit

La startup finlandese ReOrbit sta investendo nel futuro spaziale definito dal software, sfidando la progettazione dei satelliti incentrata sull’hardware. L’azienda sta sviluppando un pacchetto di software di volo e hardware avionico chiamato Muon, che fungerà da sistema operativo installabile in qualsiasi satellite. L’anno scorso, l’azienda ha raccolto un round di finanziamento per la fase di avviamento da 7,4 milioni di dollari.

Test sui materiale con Space Dots

L’inglese Space Dots mira a diventare leader nei test dei materiali in orbita. Guidata dall’amministratore delegato Bianca Cefalo, l’obiettivo dell’azienda è semplificare il processo di qualificazione dei materiali spaziali e consentire ai fornitori di materiali di entrare con fiducia nel mercato spaziale.

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