PROOF OF CONCEPT

Ricerca spaziale, il Polimi in pole per i fondi Horizon Europe



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Il Politecnico di Milano si aggiudica 4 dei 12 finanziamenti Erc assegnati all’Italia dal Consiglio europeo della Ricerca. In totale 100 gli scienziati nel programma

Pubblicato il 11 lug 2024




Grazie a studi che spaziano dal controllo dei satelliti autonomi alla sintesi dei farmaci, il Politecnico di Milano si aggiudica 4 dei 12 finanziamenti Erc Proof of Concept assegnati all’Italia dal Consiglio europeo della ricerca, che hanno lo scopo di inserire sul mercato i primi risultati della ricerca di base.

Le sovvenzioni, del valore di 150mila euro ciascuna, aiutano i ricercatori a colmare il divario tra le scoperte derivanti dalla loro ricerca di frontiera e l’applicazione pratica dei risultati, comprese le prime fasi della commercializzazione. Dal canto suo, il Consiglio europeo della ricerca ha annunciato che, in totale, 100 scienziati di punta riceveranno sovvenzioni Proof of Concept.

Giovani ricercatori spaziali

Il Politecnico si conferma così la prima università italiana per finanziamenti ricevuti nell’ambito del programma Horizon Europe, con 284 progetti in totale di cui 32 nell’ambito del programma 2021-2028. Tra i progetti vincitori c’è quello di Sara Bagherifard, che punta ad innovare la riparazione e la rigenerazione dei componenti meccanici tramite la tecnologia Cold Spray, una tecnica all’avanguardia che deposita materiali a temperatura ambiente sulle superfici da riparare: l’obiettivo è ridurre i rifiuti e i tempi di consegna dell’industria manifatturiera, tramite strumenti completamente automatizzati.

Daniele Ielmini ha invece ottenuto il finanziamento per il progetto Neuro2D che punta a sviluppare sistemi ad alta efficienza energetica basati su reti neurali artificiali utilizzando semiconduttori 2D dello spessore di una singola molecola. Questi dispositivi innovativi permetteranno di estrarre informazioni cruciali per diagnosi mediche avanzate e interfacce cervello-computer.

Insieme a loro anche Francesco Topputo che utilizzerà i fondi Erc per sviluppare una piattaforma dedicata ai sistemi e alle tecnologie dei veicoli spaziali miniaturizzati, e Gianvito Vilé, che mira invece a produrre catalizzatori a singolo atomo per rendere la sintesi di composti farmaceutici più efficiente, sicura, economica ed ecologica: i catalizzatori, infatti, sono recuperabili, riutilizzabili e minimizzano l’uso di metalli critici.

300 milioni di sovvenzioni

“Dal 2011, anno in cui è stato avviato il programma, i beneficiari di sovvenzioni del Consiglio europeo della ricerca hanno ricevuto più di 300 milioni di euro in sovvenzioni Proof of Concept – spiega Iliana Ivanova, commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani -. Grazie ai finanziamenti di Horizon Europa sono stati in grado di passare dalla ricerca all’avanguardia all’innovazione. Questi ricercatori sono un eccellente esempio del modo in cui importanti risultati della ricerca finanziati dall’Ue possono essere tradotti e commercializzati”.

Progetto DeepSpacePulse

Tra i progetti premiati c’è anche DeepSpacePulse, guidato dall’astrofisica Nanda Rea, del Consiglio nazionale della ricerca spagnolo, che mira a facilitare l’esplorazione dello Spazio profondo. Attualmente, per trovare la loro strada, veicoli spaziali e satelliti utilizzano molta energia per scambiare informazioni fondamentali per la navigazione con i coordinatori di missione sulla Terra. Nanda Rea utilizzerà i fondi per testare la fattibilità di un nuovo sistema di navigazione che sarà utilizzato per guidare veicoli di esplorazione dello spazio, come i satelliti nelle missioni.

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