IL PROGETTO

Nasce ufficialmente Space It Up. Carrera: “Per la prima volta in campo tutti gli attori italiani”

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Formalizzata la costituzione della società consortile annunciata a febbraio. Coordinata dal Politecnico di Torino conta 33 partner tra università, centri di ricerca e aziende pubbliche e private. Dotazione da 80 milioni finanziati da Asi e Mur per promuovere la collaborazione e l’innovazione

Pubblicato il 10 Giu 2024

Eramo Carrera

È nata ufficialmente la Società consortile a responsabilità limitata (Scarl) Space It Up, il partenariato esteso che ha ottenuto a inizio anno un finanziamento di 80 milioni di euro dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dal ministero dell’Università e della Ricerca (Pur) grazie al progetto coordinato dal Politecnico di Torino.

La firma si è svolta con 12 partner intervenuti di persona e 20 partecipanti in remoto, alla presenza del notaio e del rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati, a sottolineare la vocazione dell’Italia nel settore spaziale e il ruolo cruciale del partenariato tra accademie, centri di ricerca e industria.

33 enti coinvolti

Si tratta del primo passo formale, che segna l’imminente accelerazione delle attività scientifiche dei 33 membri del progetto, tra cui università, centri di ricerca e aziende, che lavoreranno insieme per promuovere la collaborazione e l’innovazione nel settore spaziale.

Si procederà ora alla prima convocazione del Consiglio di amministrazione presieduto dal professor Erasmo Carrera del Politecnico di Torino, che avrà all’ordine del giorno la nomina del direttore generale della Scarl, e quindi all’atteso kick off meeting che segnerà ufficialmente la partenza delle attività.

Progetto unico in Italia

Space It Up è un’iniziativa unica che per la prima volta vede tutti gli attori italiani lavorare insieme sui temi più rilevanti dello Spazio – afferma il professor Carrera -. Questa risposta del sistema spaziale italiano alle richieste del Pnrr mira a creare un progetto ambizioso e unitario, proiettato oltre il 2026, che possa competere a livello nazionale ed internazionale”.

Ricerca e industria alleate

Il coordinamento di Space It Up è affidato alla struttura Hub con sede al Politecnico di Torino, che si adopererà sia per realizzare le attività di ricerca, sia per proporre il consorzio e i suoi membri in progetti spaziali nazionali e internazionali di particolare rilevanza per l’Italia.

Lavoreremo in stretta collaborazione con tutti i partner, enti di ricerca e industrie del settore, per posizionare l’ecosistema nazionale del settore spazio come leader a livello europeo e internazionale – ha detto rettore Corgnati -. Strategico sarà inoltre il contributo del nostro territorio, in grado di coprire tutta la filiera dello Spazio, dall’upstream al downstream, grazie alle sue consolidate competenze di ricerca, innovazione e industriali e alla forte sinergia tra tutti gli attori coinvolti. Un elemento chiave sarà lo sviluppo di infrastrutture di innovazione congiunte tra mondo della ricerca e mondo dell’industria, un playground condiviso in cui far crescere saperi, prodotti e servizi”.

9 campi di ricerca spaziale

Space It Up impiegherà centinaia di ricercatori in 9 linee di ricerca (Spoke): nuove missioni per la protezione e lo sviluppo sostenibile del pianeta e missioni di esplorazione planetaria (Spoke 1); sviluppo della tecnologia per la creazione di “Digital twins”, i cosiddetti gemelli digitali (Spoke 2); la ricerca nel telerilevamento spaziale (Spoke 3); la progettazione, lo sviluppo e la qualificazione di sistemi di rilevamento miniaturizzati ad alta risoluzione per le missioni satellitari dei prossimi decenni che osservano le radiazioni ionizzanti attorno alla Terra e i serbatoi d’acqua sul Pianeta (Spoke 4); la frontiera della mitigazione dei rischi naturali e geologici della Terra (Spoke 5); l’indagine sui problemi scientifici e tecnologici nell’ambito della rete di processi fisici che collegano il Sole alla società terrestre (Spoke 6); la ricerca sulla sostenibilità delle attività umane per garantire salute alle persone e al pianeta, ora e in futuro (Spoke 7); attività di ricerca e sviluppo a sostegno delle future missioni umane nello spazio (Spoke 8); ricerca inerente  il viaggio e la permanenza nello spazio e sui corpi celesti extraterrestri, in particolare la Luna e Marte (Spoke 9).

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