Con un ruolo da protagonista dell’industria spaziale, è decollato il nuovo programma biennale della regione Basilicata dedicato al potenziamento dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese operanti in cinque settori chiave: aerospazio, creatività, asutomotive, bioeconomia ed energia.
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Finanziamenti alle pmi
Il finanziamento (2024-2026) andrà a sostenere il lavoro dei relativi cinque cluster lucani che, già dalla programmazione Po Fesr 2014-2020, sono impegnati nelle attività di supporto alla transizione digitale e green sia delle imprese che dei comuni lucani, attraverso la valorizzazione dei gruppi di ricerca, l’accompagnamento sul mercato nazionale e internazionale dei prototipi innovativi sviluppati dalle start-up e dalle pmi in Basilicata, e il sostegno alle pubbliche amministrazioni per la partecipazione a progetti ministeriali.
“I cluster continuano, dunque, a rappresentare i punti nevralgici di una rete di cooperazione che mette insieme le principali istituzioni e gli enti territoriali, nonché il collante tra professionalità, imprese e organismi di ricerca presenti sul territorio”, si legge in una nota.
Ricerca e innovazione
La nuova misura è stata fortemente voluta dall’Ufficio di internazionalizzazione, ricerca scientifica e innovazione tecnologica e dall’Ufficio autorità di gestione dei programmi operativi Fesr Basilicata, e quindi dai dirigenti Gerardo Travaglio e Antonio Bernardo, attraverso un lavoro di concerto con Michele Casino, assessore uscente che continua a seguire il percorso di transizione che accompagna la programmazione lucana nell’ambito della ricerca e dell’innovazione.
Cooperazione istituzioni-territorio
Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti dei cinque cluster, Antonio Colangelo, Raffaele Vitulli, Antonio Braia, Domenico Lazazzera e Luigi Emanuele Marsico, che evidenziano come l’avvio del nuovo programma sancisce il primato della Basilicata come una delle poche regioni in Europa a intervenire direttamente per supportare le attività di innovazione e ricerca promuovendo la cooperazione tra organi istituzionali e territorio.
Un valore aggiunto che porterà nei prossimi anni a un rafforzamento del tessuto delle pmi lucane che potranno beneficiare di un processo continuativo di ascolto e sostegno istituzionale alle esigenze locali dettate dalla transizione digitale e green.