“I rapporti con gli enti statunitensi sono rilevanti e consolidati. Hanno dato luogo a importanti risultati per lo sviluppo del settore aerospaziale e sono certamente destinati nel prossimo futuro ad ampliarsi e rafforzarsi”. C’è soddisfazione nelle parole del presidente del Cira, Antonio Blandini, guardando al passato, al presente e al futuro della cooperazione bilaterale con gli Stati Uniti.
Parole che arrivano dopo che il Cira (Centro italiano per le ricerche aerospaziali) ha ricevuto la visita della Console generale degli Stati Uniti a Napoli, Tracy Roberts-Pounds, accompagnata da una delegazione del consolato e un rappresentante della Camera di commercio americana nella Regione Campania.
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L’asse con Nasa e Faa
La Console è stata accolta dal presidente Blandini e dai dirigenti del Cira che hanno illustrato le principali competenza e capacità del Centro, soffermandosi in particolare sulle numerose attività di collaborazione scientifica in corso con enti, aziende e istituzioni statunitensi, quali Nasa e Federal Aviation Administration (Faa).
Spazio a future partnership
L’incontro ha rappresentato soprattutto l’occasione per discutere di nuovi possibili temi per collaborazioni future, basate sulla nuova offerta scientifica e tecnologica che il Cira sta portando avanti in risposta alle attuali sfide del settore aerospaziale che richiedono un sempre maggior sviluppo di tecnologie orientate a sostenibilità ambientale e sicurezza.
Un’eccelenza italiana
“Siamo davvero onorati di aver ricevuto la visita”, ha affermato ancora il presidente Blandini. Dal canto suo, la console Tracy Roberts-Pounds ha detto che “èstato un vero piacere visitare il Cira, un centro di eccellenza in un campo, quello dell’aerospazio, che ha gia prodotto importanti partnership commerciali e di ricerca tra gli Stati Uniti e il Sud Italia. Sono le realtà come il Cira a dimostrare l’enorme potenziale del Mezzogiorno in settori strategici come l’innovazione e le alte tecnologie”.
I tre gioielli del Cira
Al termine dei colloqui, la delegazione del Consolato è stata accompagnata a visitare le strutture del Centro che vanta la presenza di impianti e laboratori tecnologicamente all’avanguardia e di interesse internazionale, come il “Plasma wind tunnel” per lo sviluppo di tecnologie del rientro in atmosfera, l’”Icing wind tunnel” per i test sull’efficacia dei sistemi di protezione dal ghiaccio e il “Laboratorio di qualifica spaziale” per il collaudo di componenti elettronici e meccanici di sistemi spaziali