IL TAGLIO DEL NASTRO

A Napoli la “Clean Room 31” per i minisatelliti



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La struttura, realizzata nella sede del gruppo Space Factory, verrà utilizzata per integrare i minilaboratori negli esperimenti biopharma in assenza di gravità. Bizzarri, Comint: “Risorsa di valore inestimabile per il progresso della scienza spaziale, si apre la strada a esperimenti sempre più complessi”

Pubblicato il 13 nov 2024



Il MiniLab 1.0 realizzato dal gruppo Space Factory fotografato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

Taglio del nastro per la camera pulita “Clean Room 31” realizzata nella sede del Gruppo Space Factory a Napoli. Nella struttura saranno integrati i satelliti di nuova generazione, IreneSat-Orbital e di minilaboratori intelligenti, MiniLabs, per effettuare esperimenti biopharma in condizioni di microgravità.

La Clean Room 31 è stata dedicata a Umberto Nobile, generale, esploratore e ingegnere italiano, che è stato uno dei pionieri e delle personalità più elevate della storia dell’aeronautica italiana.

Visione strategica

“Strutture come la Clean Room 31 sono frutto di una visione strategica di lungo termine che mira a consolidare l’autonomia tecnologica e l’eccellenza italiana nel settore spaziale. Questa inaugurazione rappresenta una tappa fondamentale verso un futuro in cui l’Italia sarà sempre più protagonista nella ricerca e nelle missioni spaziali avanzate”, ha detto Massimo Comparini di Leonardo Space Business Unit, Managing Director Thales Alenia Space – Italia, President.

Esperimenti complessi

“La Clean Room 31 – ha aggiunto Mariano Bizzarri, direttore del Laboratorio Nazionale di Biomedicina Spaziale; responsabile del Comitato Scientifico dei Programmi Spaziali del Comint della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è una risorsa di valore inestimabile per il progresso della scienza spaziale. Grazie ai MiniLab del gruppo Space Factory abbiamo già condotto studi innovativi sugli effetti della microgravità sulla fecondazione. Questa nuova struttura ci consente di proseguire su questa strada, aprendo la porta a esperimenti sempre più complessi.”

Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania, ha spiegato che si va “rafforzando la nostra posizione come pilastro per l’innovazione nazionale e aprendo nuove opportunità di crescita per l’intero settore aerospaziale italiano”.

Centro di eccellenza

“Vi ringrazio per essere un centro di eccellenza e, soprattutto, un nodo strategico di una rete regionale che si conferma tra le più forti d’Italia – ha evidenziato Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospaziale della Campania -. Da oltre 13 anni lavoriamo insieme con l’obiettivo di superare traguardi sempre più ambiziosi, dimostrando come la collaborazione nel nostro territorio sia la chiave per un progresso continuo e condiviso.”

Hai ha detto eco Antonio Blandini, presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali: “Lo Spazio è il terreno d’eccellenza per l’innovazione tecnologica, e l’Italia, con la sua competenza e visione, continua a essere una testa di ponte per le sfide più avanzate del settore.”

Microsatellite all’avanguardia

Irenesat-Orbital è un microsatellite proprietario, con capacità di controllo e rientro programmato dallo Spazio, suo recupero a Terra e riutilizzo, che fornirà dal 2025 il primo servizio commerciale di esperimenti scientifici e biopharma in orbita. Partners industriali e scientifici del programma sono la società Thales Alenia Space Italia, l’Università di Napoli Federico II, Cira e un network di qualificate pmi.

Il primo satellite, Ireos 0, il cui lancio è previsto nel 2025, è realizzato con un investimento della società Space Factory di cui 2 milioni di euro con il finanziamento Nova+ di Intesa Sanpaolo.

MiniLab per test di microgravità

MiniLab è un minilaboratorio con tecnologia proprietaria di dimensioni 2U dove vengono effettuati esperimenti scientifici e biopharma in condizioni di microgravità. Attualmente è operativo il modello 1.0 che ha già effettuato dal 2021 quattro esperimenti scientifici di successo sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss).

Nel 2025 sono previsti il lancio di due nuovi modelli, ossia il 2.0 ed il 3.0. Il MiniLab 2.0, che sarà utilizzato sulle stazioni orbitanti/sounding rockets, fornirà a differenza del modello 1.0 capacità interattiva di monitoraggio e gestione da remoto dell’esperimento. Il MiniLab 3.0, che sarà installato sui microsatelliti Irenesat-Orbital, darà la possibilità di gestione da remoto dell’esperimento in orbita permettendo anche l’implementazione di azioni correttive.

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