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Space economy, il quadro macroeconomico influenzerà gli investimenti 2025



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Quilty Space fa il punto sulle operazioni messe a segno lo scorso anno e delinea lo scenario: continua la diversificazione e servono infrastrutture sempre più robuste. Ma le storie di successo delle aziende emergenti fanno ben sperare

Pubblicato il 13 gen 2025



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“Un anno accettabile ma non eccezionale”: così definisce il 2024 Quilty Space, la società americana leader nel mondo nella business intelligence per il settore spaziale, con il suo indice Core Satellite & Space che è sceso del -1% a dicembre.

L’attività di transazione è diminuita leggermente a dicembre, con otto finanziamenti azionari di private equity & venture cap, quattro operazioni di M&A e tre finanziamenti azionari pubblici.

Durante lo scorso anno, invece, si sono registrate 47 acquisizioni/buy-out legati al settore spaziale, 135 finanziamenti di venture/private equity e 22 finanziamenti di public equity. “Dopo le oscillazioni del periodo 2019-2023, il volume delle transazioni spaziali sembra aver raggiunto un livello stabile”, osservano da Quilty Space.

Fiducia nel 2025

“Sebbene il quadro macroeconomico influenzerà notevolmente la direzione degli investimenti spaziali e delle fusioni e acquisizioni nel 2025 – continuano gli analisti delle società della Florida -, la continua diversificazione dell’economia spaziale, le infrastrutture spaziali sempre più robuste ed efficienti in termini di costi e le storie di successo delle aziende emergenti offrono motivi di ottimismo”.

Top performance

Il Frontier Index è salito ancora una volta nel mese, registrando un guadagno del +26%, con grandi guadagni da parte di Sidus Space (+227%), SatixFy (+70%), Windward (+69%) e Ovzon (+21%), ma perdite da parte di Mynaric (-52%) e Virgin Galactic (-20%).

Le azioni di Sidus Space sono balzate dopo l’annuncio del suo finanziamento Pipe (Private investment in public equity), SatixFy ha firmato nuovi contratti e Windward è salita alle stelle dopo l’annuncio della sua imminente acquisizione.

Chi sale e chi scende

Lo Space Hardware Index è salito del +6% nel mese, con Redwire, Avio e Mda che hanno registrato guadagni rispettivamente del +18%, +11% e +7%, ma Rocket Lab ha scambiato a -7%. Mentre big 4 Operators sono scesi del -4%, con Telesat che ha registrato un guadagno del +19% ma Eutelsat e Ses sono scesi rispettivamente del -24% e dell’-8%.

L’indice Ground Equipment è salito del +5% nel mese, con guadagni da parte di Comtech (+18%) e Gilat (+12%), ma Baylin (-5%) e Intellian (-4%) hanno registrato delle perdite.

Acquisti e cessioni

Nella sua analisi Quinty Space fa notare che Vaisala, un fornitore di strumenti e intelligence per la misurazione del meteo e del clima, ha acquisito le attività aziendali WeatherDesk di Maxar per 70 milioni di dollari. WeatherDesk di Maxar fornisce un rapido accesso alle previsioni meteorologiche globali.

Neo Space Group (Nsg) invece ha messo gli occhi sull’attività Up42 di Airbus Defence and Space. L’attività Up42 fornisce a Neo una piattaforma digitale per l’elaborazione e l’approvvigionamento di immagini multi-provider.

Da ultimo Viasat ha rcompletato la cessione della sua attività Energy Services System Integration (ex RigNet) alla società di investimento Mag Capital.

Grandi investimenti

A proposito di grandi investimenti, Quilty Space ricorda che Genesat, un produttore di satelliti con sede in Cina, ha annunciato di aver raccolto 137 milioni di $ in un round di finanziamento di serie A+. La missione di Genesat è quella di produrre satelliti per la megacostellazione Qianfan Leo (“G60” o “Starlink cinese”).

Dal canto suo, Fleet Space Technologies ha reso di aver raccolto 95 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie D guidato da Teachers’ Venture Growth. I fondi saranno destinati all’espansione delle capacità di esplorazione mineraria basate su satellite dell’azienda.

Infine la società Sar Iceye ha ufficializzato di aver raccolto 65 milioni di dollari in un round di estensione di serie E del finanziamento aziendale di 93 milioni di dollari all’inizio del 2024. I fondi saranno destinati agli investimenti per l’ulteriore sviluppo della sua costellazione satellitare Sar, della sua piattaforma Isr e di altri sistemi.

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