Il mondo della connettività è in continua evoluzione e l’Internet of Things (IoT) satellitare è il protagonista di questa trasformazione. Abi Research, società di technology intelligence che opera a livello globale con uffici a News York, Miami, Londra e Singapore, ha realizzato un whitepaper dal titolo “Aligning Satellite IoT Connectivity with Evolving Customer Needs”, in cui i suoi analisti svelano come questa tecnologia stia venendo rimodellata.
È ormai noto che oggi le industrie si affidano all’IoT satellitare per colmare le lacune delle reti terrestri, come le aziende agricole in località remote e le società di spedizioni via mare.
Tuttavia, i dispositivi IoT supportati da satellite possono addirittura estendersi oltre le tradizionali applicazioni aziendali, come dimostra l’uso del chip trasmettitore satellitare di Globalstar per il monitoraggio degli animali.
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Nuove strade
Ecco cinque modi in cui l’IoT satellitare sta cambiando e che cosa ciò significhi per le telecomunicazioni. Primo: l’IoT satellitare apre nuove strade con la tecnologia IoT Non-Terrestrial Network (Ntn).
Gli analisti di Abi Research prevedono un aumento da 2,08 milioni di connessioni IoT-Ntn nel 2024 a quasi 14 milioni entro il 2032, ovvero un tasso di crescita annuo composto (Cagr) del 26,9%. Questo balzo supera ampiamente la crescita di LoRa Ntn (Cagr del 17,7%, raggiungendo i 4 milioni).
Panorama della concorrenza
In secondo luogo, la distinzione tra attori tradizionali e startup si fa sempre più sfumata. Operatori tradizionali come Iridium e Globalstar stanno ora adottando l’IoT-Ntn. Come afferma l’analista senior Lizzie Stokes, “le differenze tecniche e commerciali tra gli operatori IoT-Ntn tradizionali e quelli dedicati hanno portato a un crossover o a una concorrenza minimi nei primi due anni di esistenza dello standard IoT-Ntn”.
Grazie all’infrastruttura Ntn consolidata, gli operatori tradizionali si stanno espandendo verso applicazioni IoT basate su satelliti data-light. Abi Research prevede che gli operatori tradizionali troveranno opportunità redditizie in settori come la gestione delle flotte e l’agricoltura. Questo cambiamento sta ridefinendo la concorrenza, spingendo le startup IoT a innovare più rapidamente, mentre le aziende tradizionali sfruttano la scalabilità.
La “forza” dell’orbita bassa
In terzo luogo, la scelta dell’orbita è un altro riflesso di come sta cambiando l’IoT satellitare. Attualmente, i servizi IoT-Ntn si basano in genere su costellazioni in orbita terrestre geostazionaria (Geo), con Skylo che funge da intermediario.
Si prevede che gli operatori tradizionali, che costituiscono la maggior parte delle connessioni IoT, avranno 1,86 milioni di connessioni IoT satellitari basate su geolocalizzazione nel 2025, rispetto a nessuna per l’orbita terrestre bassa (Leo). Allo stesso tempo, gli operatori IoT-Ntn dedicati utilizzano esclusivamente Leo, anche se con un numero complessivo modesto di 420.000 connessioni.
Gli analisti di Abi Research stimano che le connessioni IoT-Ntn basate su Leo degli operatori tradizionali raggiungeranno i 5,67 milioni entro il 2032, mentre quelle Geo raggiungeranno il picco di 4,45 milioni.
Soluzioni di connettività ibrida
Come quarto punto, c’è da tenere presente che l’IoT satellitare non è più una soluzione autonoma. Il nostro team dedicato a reti e piattaforme IoT sta assistendo alla fusione con le reti cellulari per sviluppare una soluzione di connettività versatile e ibrida.
Aziende come Iridium (tramite Project Stardust) e Starlink (con T-Mobile) stanno standardizzando queste offerte ibride nell’ambito della Release 17 del 3rd Generation Partnership Project (3Gpp). Ad esempio, T-Mobile ha collaborato con Starlink per fornire funzionalità Direct-to-Cell (Dtc) agli utenti di smartphone colpiti dagli incendi di Los Angeles a gennaio.
Nuovi innovatori e concorrenza
Infine, l’ecosistema IoT satellitare si sta affollando, accelerando l’innovazione. Un esempio calzante è il Project Kuipe di Amazon, che si appresta a schierare satelliti Leo nel 2025. La sua costellazione sarà dotata di soluzioni IoT satellitari collegate tramite laser per comunicazioni veloci e a bassa latenza.
Mentre la rete di 6.791 satelliti di Starlink è leader, Kuiper sfrutterà la sua rete di partnership con gli operatori per estendere i servizi a banda larga 4G e 5G alle regioni sottoservite. Nel frattempo, operatori come EchoStar Mobile promuovono LoRa Ntn per infrastrutture critiche.