IL REPORT

Il Council on Foreign Relations: “Per gli Stati Uniti lo spazio deve essere una priorità assoluta”



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Gli Usa vantano risorse strategiche come nessun altro Paese al mondo. E aziende americane come SpaceX stanno rivoluzionando lo scenario. Ma la Cina è sulla buona strada per avere migliaia di satelliti in orbita e altre economie stanno avanzando velocemente. La task force mette in guardia l’amministrazione Trump

Pubblicato il 12 feb 2025



Cfr report

Un appello all’amministrazione Trump e al Congresso per adottare una strategia globale per salvaguardare la leadership degli Stati Uniti nello Spazio, compresa anche l’apertura di canali diplomatici con la Cina. A lanciare questo invito è un nuovo rapporto del Council on Foreign Relations (Cfr).

Concorrenza cinese

Il report appena pubblicato è intitolato “Securing Space: A Plan for U.S. Action”. In 84 pagine il Cfr pone l’accento sulle crescenti minacce, tra cui le armi anti-satellite, la proliferazione di detriti spaziali e la più forte concorrenza della Cina.

“Lo Spazio è una vulnerabilità strategica. Gli Stati Uniti hanno più risorse strategiche nello Spazio di qualsiasi altro Paese. Quasi altrettanto importanti sono le dinamiche aziende americane, in particolare SpaceX, che hanno rivoluzionato lo Spazio, mettendo in orbita migliaia di satelliti commerciali su cui gli Stati Uniti… dipende sempre di più. Ma anche altri Paesi stanno seguendo l’esempio. In particolare, la Cina è sulla buona strada per avere migliaia di satelliti in orbita in un futuro non troppo lontano”, si legge nel rapporto.

Pechino e Mosca

Il report del Crf sottolinea la necessità che Washington dia priorità alla politica spaziale ai massimi livelli di governo e afferma che gli Usa devono impegnarsi a rivitalizzare la propria leadership nella space economy.

“A complicare ulteriormente le cose – spiega il documento -, le risorse spaziali di cui gli Stati Uniti già dispongono (per lo più satelliti, ma anche stazioni terrestri e mezzi di comunicazione) sono sempre più vulnerabili ora che Cina e Russia hanno sviluppato i mezzi per deviarli, disattivarli o distruggerli. I metodi includono la guerra elettronica e il jamming, nonché missili anti-satellite ad ascesa diretta”.

Detriti spaziali

Lo Spazio è una sfida strategica per gli Stati Uniti: “Lo Spazio diventa ogni anno più congestionato. Dal 2018, il numero di carichi satellitari in orbita terrestre bassa (Lleo), ovvero oggetti al di sotto di un’altitudine di 1.200 miglia, è più che quadruplicato. Poi ci sono i detriti spaziali, oggetti in disuso o frammenti di materiali creati dall’uomo. Oltre 40.000 detriti spaziali con un diametro superiore a 10 cm orbitano attorno alla Terra a velocità che raggiungono i 18.000 miglia orarie”.

Rischio collisioni

L’aumento del traffico spaziale e dei detriti spaziali rende più probabili le collisioni – osserva ancora il Cfr -. Mette inoltre a rischio la vita degli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) e sulle stazioni spaziali in costruzione da Cina e Russia. Cina, Russia e Stati Uniti sono la fonte della maggior parte di questi detriti e condividono l’interesse nell’evitare le collisioni, ma sono anche diffidenti nei confronti delle intenzioni degli altri”.

Imperativo strategico

Rafforzare e accrescere la leadership americana in orbita è per il Cfr come un “imperativo strategico”. Ritiene che gli Stati Uniti stiano perdendo terreno: “Nel 1957, il lancio del satellite Sputnik da parte dell’Unione Sovietica fu un campanello d’allarme, spingendo gli Stati Uniti ad assumere un ruolo dominante nello Spazio. Oggi, quasi settant’anni dopo, gli Stati Uniti rischiano di perdere quella posizione privilegiata. Per molti versi, il Paese rischia di ritrovarsi di nuovo in un momento Sputnik”.

Agire subito

Da qui l’esortazione all’amministrazione Trump affinché gli Usa agiscano “subito per affrontare le minacce alle risorse spaziali; promuovere la gestione del traffico spaziale per supportare la crescita dell’economia spaziale; e integrare le prospettive commerciali nella politica spaziale civile e di sicurezza nazionale”.

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