L’ANALISI

“Adattarsi per sopravvivere”: l’industria spaziale alla prova del consolidamento



Indirizzo copiato

Le strategie di integrazione verticale per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi o diversificare le linee di business sta diventano un must nel settore delle comunicazioni satellitari. Ma sul tavolo resta un importante interrogativo: i merger tra gli operatori tradizionali saranno sufficienti per competere con giganti come SpaceX o Amazon?

Pubblicato il 4 feb 2025



image-1-1024×576

L’economia spaziale crescerà da 596 miliardi di dollari nel 2024 a 944 miliardi di dollari entro il 2033. A trainarla le soluzioni downstream che sfruttano i dati satellitari e nuovi modelli di business: come i servizi direct-to-device. Questa previsione è contenuta nel rapporto Space Economy 2024 di Novaspace.

Il senior consultant, Lucas Pleney, osserva che il mercato emergente della connessione diretta degli smartphone standard ai satelliti sta suscitando notevole attenzione nel settore. I primi servizi, come l’iniziativa di messaggistica di testo di Lynk Global a Palau, dimostrano il potenziale di questa tecnologia per colmare le lacune di connettività, in particolare nelle regioni remote e nelle emergenze.

Pleney sottolinea poi che aziende come Ast SpaceMobile, SpaceX e Iridium stanno portando avanti partnership e prototipi, con l’obiettivo di offrire servizi più ampi, come voce e dati, nei prossimi anni

Investimenti governativi

Gli investimenti governativi rimangono un pilastro dell’economia spaziale: hanno raggiunto i 135 miliardi di dollari nel 2024, in aumento rispetto ai 117 miliardi di dollari del 2023. Le priorità strategiche delle potenze spaziali sono Difesa, cybersecurity, osservazione della Terra, esplorazione lunare e ricerca.

Al contrario, gli investimenti privati, spesso considerati un barometro della salute del settore, sono diminuiti per il terzo anno consecutivo. Dopo aver raggiunto i 18 miliardi di dollari nel 2021, i finanziamenti sono scesi a 8 miliardi di dollari nel 2023 e sono ulteriormente scesi a 5,9 miliardi di dollari nel 2024.

Il dominio di SpaceX

Il report di Novaspace evidenza che SpaceX di Elon Musk è ormai una forza dominante sia nel campo delle comunicazioni satellitari che dei servizi di lancio spaziale.

La sua rete satellitare, Starlink, si sta espandendo verso nuove applicazioni, come la connettività D2D e l’osservazione della Terra attraverso la sua costellazione Starshield, distribuita per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Parola d’ordine: flessibilità

Nel settore spaziale, il consolidamento sta diventando una tendenza sempre più diffusa. Le aziende di vari settori stanno perseguendo strategie di integrazione verticale per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi o diversificare le proprie linee di business.

“Questo consolidamento – scrive Pleney – è particolarmente evidente nelle comunicazioni satellitari, dove le aziende hanno effettuato importanti acquisizioni strategiche, come la fusione di Ses con Intelsat o l’acquisizione di Inmarsat da parte di Viasat”.

Servizi satellitari

Nel settore della produzione satellitare, i satelliti tradizionali stanno lottando con l’ascesa delle reti Ngso come Starlink di SpaceX e piccole alternative Geo, sfidando il tradizionale predominio dei satelliti per comunicazioni Geo.

Pleney non ha dubbi: per rimanere competitivi, i produttori di satelliti stanno sempre più prendendo in considerazione fusioni e acquisizioni. Diversi attori industriali, come Boeing, Airbus o Ula, si sono addirittura ritirati dalle attività spaziali, con risultati deludenti.

Nel frattempo, il settore midstream sta acquisendo servizi downstream per migliorare la propria offerta, come l’acquisizione di Sinergise da parte di Planet o l’acquisizione di Aurora Insight da parte di Maxar.

Ma la domanda che gli operatori sollevano è: il consolidamento tra i tradizionali attori del settore spaziale sarà sufficiente per competere con colossi completamente integrati come SpaceX o Amazon? “Anche se le fusioni potrebbero creare concorrenti più forti, eguagliare le dimensioni e le capacità tecnologiche di SpaceX continuerà a rappresentare una sfida significativa”, conclude Pleney.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5