IL PIANO MATTEI

Valente, Asi: “Investimenti massicci nel centro spaziale di Malindi”



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Il presidente dell’Agenzia fa il punto sull’impegno economico nella base kenyota: “In costruzione un nuovo edificio che sarà la sede della Scuola internazionale, aperta a tutti i paesi africani e un laboratorio dedicato all’addestramento dei cubesat”

Pubblicato il 16 lug 2024



Valente-Asi

“La base spaziale Luigi Broglio di Malindi, in Kenya, costituisce il cuore della collaborazione con l’Africa nel settore dello spazio prevista nel Piano Mattei”. Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, nel suo intervenuto alla conferenza sullo spazio Italia-Africa, ha fatto il punto sull’impegno economico per la base kenyana.

Espansione del Centro Broglio

“Stiamo investendo in questo centro per espanderlo: è in costruzione un nuovo edificio che sarà la sede della Scuola spaziale internazionale, aperta a tutti i paesi africani – ha detto Valente – e poi anche un laboratorio dedicato all’addestramento sui cubesat e un museo spaziale”.

Italia ponte tra Europa e Africa

Come ha sottolinea il presidente dell’Asi, il dibattito della conferenza verte su tre pilastri fondamentali: istruzione e formazione, applicazioni e servizi spaziali per un futuro sostenibile e partenariati internazionali. “La conferenza identifica le azioni che possono essere fatte a supporto dell’industria spaziale – ha aggiunto Valente – con l’Italia come ponte tra Europa e Africa. Abbiamo già stretto accordi bilaterali con Algeria, Egitto, Kenya e Sudafrica, ma ci sono già relazioni in corso anche con molti altri Paesi”.

In orbita 59 satelliti di 16 Paesi africani

L’interesse dell’Africa per lo spazio sta, infatti, crescendo: “Sono stati già lanciati 59 satelliti da 16 Paesi africani – ha evidenziato il numero dell’Asi – ed oltre 125 satelliti sono in via di sviluppo da parte di 23 Paesi, con lanci previsti per il 2025”. I settori di maggiore interesse sono l’agricoltura, la sicurezza per l’approvvigionamento di cibo e acqua, la pianificazione urbana e la gestione di disastri.

“Nel 2050 l’Africa rappresenterà il 25% della popolazione mondiale con un’età media sotto i 25 anni – ha concluso Valente – e 11 dei 20 Paesi con la più veloce crescita economica sono proprio in questo continente”.

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