GLI ACCORDI

Starlink, primi contratti per Internet in volo con Jsx e Hawaiian Airlines

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La società di telecomunicazioni satellitari di SpaceX passa ai fatti mettendo a segno le prime due intese per fornire connettività a larga banda in aereo, partendo da compagnie di piccole e medie dimensioni

Pubblicato il 26 Apr 2022

Nicola Desiderio

Starlink si è assicurata i primi due contratti per garantire la connessione Internet a larga banda in volo ad una compagnia aerea. La prima è la Jsx, con sede a Dallas che, con una flotta di 100 velivoli (Embraer ERJ-135 e ERJ-145, in entrambi i casi in configurazione da 30 posti), opera dal Texas verso Florida, California, Arizona, Nevada e New York, sia con voli di linea (alcuni stagionali) sia charter. La seconda è la Hawaiian Airlines e opera con una flotta di 61 velivoli, in parte dedicata al collegamento tra le varie isole dell’arcipelago con Boeing 717, in parte ai collegamenti con il Continente nordamericano, l’Oceania e l’Asia.

Prende dunque corpo quanto già annunciato poco più di un mese fa da Starlink, per bocca del suo vice presidente, Jonathan Hofeller, in occasione del Satellite 2022 di Washington DC: si punta non solo a offrire connettività globale a larga banda per i territori non raggiunti da reti terrestri, ma anche al mercato B2B dei sistemi di trasporto navale e aereo per permettere poi alle rispettive compagnie di darle a dipendenti e clienti tramite wi-fi. Esistono già compagnie aeree che offrono ai loro passeggeri la possibilità di navigare su Internet in volo, utilizzando i satelliti di Intelsat e Viasat, ma talvolta con limitazioni legate al volume di dati, alla tipologia degli utilizzi (messaggistica e social) o alla copertura. Starlink invece punta a fornire un servizio senza limiti di dati e utilizzo con qualità di connessione (stabilità, velocità e latenza) pari a quella domestica.

I fattori di vantaggio sono essenzialmente due: l’ampiezza della copertura – circa 2.200 satelliti già operativi con la prospettiva di arrivare a 12mila con la prima fase e a 30mila con la seconda – e la maggiore vicinanza della costellazione all’atmosfera che permette una migliore connessione. A suo tempo Hofeller aveva annunciato che Starlink aveva già avviato le procedure di approvazione presso la FCC (Federal Communications Commission) e stava già compiendo esperimenti insieme ad una compagnia aerea, senza rivelare quale. Recentemente il Wall Street Journal ha scritto che si trattava della Delta e questo aveva indotto a pensare che il primo cliente aereo di Starlink sarebbe stata la seconda compagnia al mondo per passeggeri trasportati (204 milioni nel 2019), la prima per fatturato (44,9 miliardi di dollari) e profittabilità (9,1%).

Ora si è saputo anche che la sperimentazione è avvenuta anche servendosi di jet Gulfstream e militari. L’accordo con JSX prevede il servizio di Internet a larga banda in volo diventi operativo entro la fine dell’anno su tutti i sui velivoli e la compagnia di Dallas ha anche annunciato che lo offrirà gratuitamente e senza complicati sistemi di accesso che implicano la registrazione. Per Hawaiian Airlines si parla invece dell’inizio del 2023 per suoi 18 Airbus A321neo, 24 A330 e 10 Boeing 787-9 Dreamliner, aeromobili per medio e lungo raggio. Per entrambi i contratti non sono stati diffusi i termini economici.

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