Sono partiti i lavori per Grottaglie Airport Test Bed (Gatb), la nuova struttura realizzata in cooperazione con il Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese, il Politecnico di Bari e le Università di Bari e del Salento che comprenderà sei nuovi laboratori e un data center facendo dell’aeroporto e spazioporto vicino Taranto una dei centri di ricerca più avanzati nel campo del volo, della gestione del traffico aereo dei droni e delle nuove forme di propulsione.
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Dalle Regione Puglia 11 milioni
Previsto dal Piano Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca (PNIR 2014-2020) e finanziato dalla Regione Puglia per 11 milioni di euro, il Gatb è inserito anche nel piano 2021-2027 con opere di potenziamento che, dopo la gara di assegnazione, stanno partendo ora con la previsione che i lavori siano completati entro il 2024. Per quella data, Grottaglie sarà tra i centri di ricerca più avanzati d’Europa.
Innovazione nel volo
Al suo interno ci saranno infrastrutture di ricerca e sperimentazione per sistemi aeromobili senza pilota a bordo, soluzioni e servizi per la gestione del traffico di droni e servizi aerei innovativi, con applicazioni nell’ambito del monitoraggio ambientale e territoriale e della logistica. Vi si svolgerà inoltre anche attività di ricerca che riguardano i satelliti (Gnss, comunicazioni, osservazione e meteo) a supporto di droni, intelligenza artificiale, cybersecurity e altre applicazioni.
Sei laboratori e un data center
Come anticipato, il Gatb coprenderà sei laboratori tecnologici avanzati e un data center innovativo per il trasferimento, l’analisi e la gestione di dati e di informazioni che permetteranno di sviluppare applicazioni innovative per il controllo del volo oltre all’analisi di dati e servizi avanzati di monitoraggio basati su algoritmi di intelligenza artificiale. Potrà inoltre coordinare, controllare e acquisire dati da voli sperimentali di Uas (Unmanned Aircraft System) negli spazi aerei adiacenti all’aeroporto grazie ad una sala controllo dedicata.
Sperimentazione reale
Il Gatb inoltre sarà uno dei principali nodi europei della Eu Drone Strategy 2.0 lanciata dalla Commissione Europea nel 2022 e, grazie ad esso, la filiera aerospaziale pugliese potrà essere uno dei punti di riferimento nazionali ed europei per i droni. Tra i suoi punti di forza ci sono laboratori, accesso alla pista dell’aeroporto e spazio aereo definito dall’Enav per la sperimentazione, strumenti che offriranno a Grottaglie condizioni ideali per attività di ricerca e sviluppo in uno scenario operativo reale.
Rafforzare la filiera
“Siamo dinanzi a una nuova tappa di un percorso iniziato quasi dieci anni fa. Un ulteriore traguardo che rende concreto e rilevante il contributo del Distretto al settore aerospaziale. Non ci fermiamo qui, abbiamo adesso l’obiettivo di rendere la struttura il nodo di una futura rete europea, rafforzando ulteriormente il ruolo del Distretto nella comunità aeronautica internazionale, creando nuove condizioni per attrarre investimenti e favorire nuove opportunità per imprese e lavoratori” ha dichiarato il presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese, Giuseppe Acierno.